Lingua mozarabica

Mozarabico
Parlato inIberia
Periodo2 milioni di parlanti intorno al 1000 d.C.
Locutori
Classificaestinta
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto arabo e latino
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue italiche
  Lingue romanze
   Lingue italo-occidentali
    Lingue ibero-romanze
     Lingue pirenaico-mozarabiche
      Mozarabico
Codici di classificazione
ISO 639-3mxi (EN)
Glottologmoza1249 (EN)
Estratto in lingua
Il Padre Nostro
Padre nostro que yes en el ciel, santificato siad lo teu nomne. Venya a nos el teu regno. Fayadse la tua voluntat ansi en la terra como en el ciel. El pan nostro de cata dia danoslo uei ed perdonanos las nostras offensas como nos perdonamos los qui nos offendent. Non nos layxes cader in tentasion ed liberanos del mal. Amen.[1]

La lingua mozarabica fu un continuum dialettale romanzo parlata nella penisola iberica da parte dei Cristiani nell'XI secolo e nel XII secolo, prima della Reconquista.

La parola mozarabico deriva dalla definizione in arabo classico مستعرب musta‘rab[2] (arabizzato), per i cristiani che vivevano in al-Andalus, il territorio spagnolo sotto il dominio islamico, ma che parlavano una lingua romanza, i Mozarabi. La versione scritta in caratteri arabi (aljamiado) è fortemente influenzata da parole arabe. Le formule mozarabiche si sono conservate fino ad oggi nella liturgia a Toledo (Rito mozarabico).


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