Con Loto d'oro o Gigli d'oro si indica il risultato finale della pratica di deformazione artificiale dei piedi delle donne in Cina. Il nome è dovuto all'andatura precaria e oscillante che assumevano le donne sottoposte a questa pratica, in auge dall'inizio della dinastia Song e durante le dinastie Ming e Qing, è gradualmente scomparsa durante la prima metà del XX secolo. Dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese questo termine è considerato inaccettabile e discriminatorio[1]: si prediligono i termini 裹脚 pinyin: gŭojiăo, 缠足 pinyin: chánzú, entrambi significanti "piedi fasciati".
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