Ludwig van Beethoven

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Ludwig van Beethoven (1820)

Ludwig van Beethoven (/beˈtɔven/ o /beˈtoven/[1]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩][2][N 1]; Bonn, 16 dicembre 1770[N 2]Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.

Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese. Considerato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale e straordinaria per forza espressiva e capacità evocativa.[3]

Questa produzione fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito di Beethoven "artista eroico" capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo romantico;[N 3] tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro romanticismo,[4][5] la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.[6]

Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.

  1. ^ Luciano Canepari, Beethoven, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
    Intenzionale /beˈtofen/; da evitare /beeˈtɔven/.
  2. ^ (DE) Max Mangold, Duden Aussprachewörterbuch, a cura di Franziska Münzberg, 6ª ed., Mannheim, Bibliographisches Institut & F.A. Brockhaus AG, 2006, pp. 191, 520, 811, ISBN 3-411-04066-1. La particella van, di origine neerlandese (pronuncia originale [vɑn]) e corrispondente al tedesco von, si può pronunciare sia [van] sia [fan].
  3. ^ Barry Cooper, Beethoven, Oxford University Press, 2008, ISBN 0-19-531331-3, p. 395.
  4. ^ Maynard Solomon, Beethoven essays, Cambridge, Mass., Harvard University Press, 1988, p. IX-X, ISBN 978-0-674-06379-2.
  5. ^ Charles Rosen, The classical style: Haydn, Mozart, Beethoven, New York, W. W. Norton, 1997, pp. 329-330, ISBN 0-393-31712-9.
  6. ^ Giorgio Pestelli, L'età di Mozart e Beethoven, Torino, edt, 1987, pp. 238-269.


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