Luigi Preti

Luigi Preti

Ministro dei trasporti
Durata mandato21 marzo 1979 –
4 aprile 1980
PresidenteGiulio Andreotti
Francesco Cossiga
PredecessoreVittorino Colombo
SuccessoreRino Formica

Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile
Durata mandato8 luglio 1973 –
23 novembre 1974
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreAldo Bozzi
SuccessoreMario Martinelli

Ministro per la riforma della pubblica amministrazione
Durata mandato5 dicembre 1963 –
21 gennaio 1966
PresidenteAldo Moro
PredecessoreRoberto Lucifredi
SuccessoreVirginio Bertinelli

Ministro delle finanze
Durata mandato2 luglio 1958 –
16 febbraio 1959
PresidenteAmintore Fanfani
PredecessoreGiulio Andreotti
SuccessorePaolo Emilio Taviani

Durata mandato24 febbraio 1966 –
25 giugno 1968
PresidenteAldo Moro
PredecessoreRoberto Tremelloni
SuccessoreMario Ferrari Aggradi

Durata mandato27 marzo 1970 –
18 febbraio 1972
PresidenteMariano Rumor
Emilio Colombo
PredecessoreGiacinto Bosco
SuccessoreGiuseppe Pella

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
PSIUP (1946-1947)
CoalizioneCLN (1946-1947)
CollegioXIII Bologna
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
PSDI (1948-1987)
CoalizioneCentrismo (1947-1962), Centro-sinistra (1963-1979), Pentapartito (1980-1991)
CircoscrizioneEmilia Romagna
CollegioBologna-Ferrara
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSIUP (1946-1947)
PSDI (1947-1994)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza e lettere
ProfessioneAvvocato, insegnante, giornalista

Luigi Preti (Ferrara, 23 ottobre 1914Bologna, 19 gennaio 2009) è stato un politico e scrittore italiano, esponente di spicco del Partito Socialista Democratico Italiano, più volte ministro tra il 1958 e il 1979.[1][2]

  1. ^ Morto Luigi Preti, storico leader del Psdi Costituente, padre della riforma tributaria - Politica - Repubblica.it, su www.repubblica.it. URL consultato il 28 luglio 2022.
  2. ^ Luigi Preti - Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica, su patrimonio.archivio.senato.it. URL consultato il 28 luglio 2022.

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