San Macario di Collesano | |
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Abate | |
Nascita | Collesano, ? |
Morte | Oliveto Citra, 16 dicembre 1000 |
Venerato da | Chiesa cattolica e ortodossa |
Ricorrenza | 16 dicembre |
Attributi | mitria e bastone pastorale |
Patrono di | Oliveto Citra[1] |
Macario Abate, o San Macario di Collesano (Collesano, ... – Oliveto Citra, 16 dicembre 1000), fu un monaco italiano; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Come riportato dal Patriarca di Gerusalemme, Oreste Geremia, San Macario nacque a Collesano, attualmente in provincia di Palermo [2].
Egli visse durante la dominazione araba della Sicilia, iniziata nell'827, quando Eufemio da Messina chiamò gli arabi, e terminata nel 1061 con la conquista di Roberto il Guiscardo.
Don Francesco Ciccone, nativo di Teora, Arciprete curato di Santa Maria della Misericordia in Oliveto Citra, nella sua opera del 1907 [3] collocava in modo errato l'epoca di nascita di San Macario perché non era a conoscenza dell'Agiografia di Oreste, riscoperta solamente sul finire del XIX secolo dal Vicebibliotecario di Santa Romana Chiesa, Rev. Mons. Giuseppe Cozza Luzi [4].
Per quanto riguarda l'onomastica, il nome Macario (dal greco makarios = beato o felice) era senza dubbio un nome comunemente usato tra i cristiani del vicino Oriente,
quindi il nome del nostro San Macario si inserisce nel solco della tradizione monastica orientale (vi erano stati numerosi altri San Macario), visto che la Sicilia e quasi l'intero territorio dell'Italia meridionale rimasero possedimenti dell'Impero d'oriente fino alla conquista normanna.
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