Maria Luisa d'Asburgo-Lorena

Maria Luisa d'Asburgo-Lorena
Maria Luisa, imperatrice dei francesi, ritratta da François Gérard nel 1810
Imperatrice consorte dei Francesi
Stemma
Stemma
In carica1º aprile 1810 -
11 aprile 1814
PredecessoreGiuseppina di Beauharnais
Successore
Regina consorte d'Italia
In carica1º aprile 1810 –
11 aprile 1814
PredecessoreGiuseppina di Beauharnais
SuccessoreMargherita di Savoia (nel 1878)
Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla
In carica11 aprile 1814 –
17 dicembre 1847
Predecessore
Successore
Nome completotedesco: Maria Ludovica Leopoldina Francisca Theresa Josepha Lucia von Habsburg-Lothringen
italiano: Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena
Altri titoliArciduchessa d'Austria
Principessa reale di Boemia
Principessa reale d'Ungheria
Principessa imperiale del S.R.I.
NascitaHofburg, Vienna, Austria, 12 dicembre 1791
MorteParma, Italia, 17 dicembre 1847
Luogo di sepolturaCripta Imperiale, Vienna
Casa realeAsburgo-Lorena
PadreFrancesco II d'Asburgo-Lorena
MadreMaria Teresa di Borbone-Due Sicilie
ConsortiNapoleone I di Francia
Adam Albert von Neipperg
Charles-René de Bombelles
FigliNapoleone
Albertina
Guglielmo Alberto
ReligioneCattolicesimo

Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma (Vienna, 12 dicembre 1791Parma, 17 dicembre 1847), è stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I, e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna.

Figlia del sacro romano imperatore Francesco II (dal 1806, con la fine del Sacro Romano Impero, primo sovrano dell'Impero d'Austria come Francesco I), nel 1810 fu data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna tra la Francia e l'Austria, in seguito alla sconfitta subita da quest'ultima nella battaglia di Wagram (1809). Giunta malvolentieri alla corte imperiale delle Tuileries, Maria Luisa iniziò presto ad apprezzare la sua nuova posizione, sebbene i francesi non l'amassero. Lei stessa non riusciva a trovarsi a suo agio nel paese che, meno di vent'anni prima, aveva decapitato un'altra arciduchessa austriaca, la sua prozia Maria Antonietta.[1]

Quando Napoleone venne sconfitto dalla sesta coalizione, Maria Luisa decise di non seguirlo nel suo esilio all'Isola d'Elba: tornò infatti insieme al figlio alla corte di Vienna. Anche dopo i cento giorni e la decisiva sconfitta di Napoleone a Waterloo, l'imperatrice decise di rimanere fedele alla famiglia degli Asburgo. Il congresso di Vienna la ricompensò dandole in vitalizio il Ducato di Parma e Piacenza. Aspramente criticata dai francesi per aver abbandonato Napoleone nel momento della sventura, Maria Luigia – così aveva deciso di italianizzare il suo nome – fu tuttavia amata dai parmigiani, che le attribuirono l'appellativo di "buona duchessa".[2]

  1. ^ Fraser, Maria Antonietta - La solitudine di una regina, p. 490
  2. ^ Herre, Maria Luigia - Il destino di un'Asburgo da Parigi a Parma, p. 5

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