Masoud Khalili

Masoud Khalili (in persiano مسعود خلیلی‎; 5 novembre 1950) è un diplomatico e poeta afghano.

Nel periodo della guerra contro i sovietici dal 1980 al 1990, fu il capo politico del Partito Jamiat-e Islami in Afghanistan, oltre che stretto consigliere del comandante Ahmad Shah Massoud.[1] Durante la successiva guerra civile, scelse di essere l'inviato speciale in Pakistan per conto del presidente Burhannudin Rabbani. Esiliato dallo stesso Paese per il suo alto rango nell'Alleanza del Nord, nel 1996 divenne ambasciatore della coalizione anti-talebana dell'Afghanistan a Nuova Delhi, dove rimase per molti anni. Contemporaneamente ricoprì il ruolo di ambasciatore non residente in Sri Lanka e Nepal. [2]

Il 9 settembre 2001, Khalili era seduto accanto al comandante Ahmad Shah Massoud quando due uomini che si spacciavano per giornalisti fecero esplodere una bomba piazzata nella loro macchina fotografica. Il comandante Massoud venne assassinato e l'ambasciatore Khalili rimase gravemente ferito, ma sopravvisse. Due giorni dopo, al-Qaeda attaccò gli Stati Uniti [3]

Dopo la sua guarigione, è stato nominato ambasciatore dell'Afghanistan in Turchia ed è attualmente[non chiaro] il primo ambasciatore dell'Afghanistan in Spagna.


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