Mawangdui

Mawangdui
CiviltàCinese
UtilizzoNecropoli
EpocaII secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Cina Cina
ConteaHunan
Scavi
Data scoperta1971
Date scavi1972
OrganizzazioneIstituto cinese di ricerche archeologiche
ArcheologoXia Nai
Mappa di localizzazione
Map

Mawangdui (cinese: 馬王堆T, 马王堆S, Mǎ WángduīP) è un sito archeologico cinese situato vicino alla città di Changsha, capoluogo della provincia dello Hunan. Nel sito sono state scoperte nel 1971 e portate alla luce negli anni successivi tre tombe risalenti alla dinastia Han (II secolo a.C.). Durante gli scavi sono stati rinvenuti i resti del marchese di Dai, della moglie e di uno dei figli nonché un totale di circa tremila reperti di straordinaria fattura e perfettamente conservati.[1]

I reperti erano custoditi insieme ai corpi all'interno di bare ciascuna di essa inserita dentro due sarcofagi, come una matrioska, originariamente sigillati e interrati alla profondità di alcune decine di metri. Una delle tre tombe era ancora sigillata e una volta aperta ha rivelato al suo interno il corpo mummificato di una donna immerso in un liquido di conservazione che ne ha mantenuto i tessuti perfettamente conservati dopo più di duemila e duecento anni dalla morte.[1]

Il ritrovamento è stato definito come una delle maggiori scoperte archeologiche cinesi del XX secolo e paragonata, per importanza scientifica e storica alla tomba di Tutankhamon.[1][2]

  1. ^ a b c Gianni Pittiglio, Le leggendarie tombe di Mawangdui. Arte e vita nella Cina del II secolo a.C., su beniculturali.it, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, 2 luglio 2014. URL consultato il 2 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
  2. ^ Dai pannelli informativi della mostra Le leggendarie tombe di Mawangdui. Arte e vita nella Cina del II secolo a.C., Roma, Palazzo Venezia, dal 3 luglio 2014 al 6 marzo 2015.

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