Melchiorre Allegra

Melchiorre Allegra (Gibellina, 27 luglio 1881Castelvetrano, 18 maggio 1951[1]) è stato un mafioso e collaboratore di giustizia italiano, che nel 1937 descrisse, per la prima volta in modo organico dal suo interno, la struttura dell'organizzazione criminale. Morto negli anni cinquanta,[2] è stato definito da alcuni studiosi "proto-pentito".[3].

La figura dell'Allegra fu resa di pubblica notorietà dal giornalista Mauro De Mauro, che nel gennaio 1962 pubblicò a puntate sul quotidiano palermitano L'Ora, per il quale lavorava, 25 delle 26 pagine di un verbale di interrogatorio cui il medico fu sottoposto dopo il suo arresto per adesione alla mafia. Il verbale è un documento ricco di dettagli e nomi della criminalità organizzata siciliana degli anni venti e trenta. La vicenda personale del medico mafioso è ricostruibile per l'appunto dal verbale, che ne è principale fonte insieme alle scarne note di accompagnamento di De Mauro.

  1. ^ Questa data è dall'atto di nascita, Archivio di Stato di Trapani, Stato civile italiano, Gibellina, Nati, 1881, Immagine 57, Allegra Melchiorre, http://www.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Trapani/Stato+civile+italiano/Gibellina/Nati/1881/007853634_00840.jpg.html?g2_imageViewsIndex=0
  2. ^ Secondo Mauro De Mauro (v. poco oltre), qualche anno prima del 1962. Secondo René Seindal (in Mafia: money and politics in Sicily, 1950-1997, Museum Tusculanum Press, 1998 - ISBN 8772894555) dopo la guerra, e per cause naturali.
  3. ^ Fra i quali, ma non solo, Seindal, op.cit.

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