Metal Machine Music

«Le mie intenzioni erano serie. Ma ero anche molto, molto fuori di testa.[1]»

«Non chiederò scusa a nessuno per Metal Machine Music, e non penso che bisognerebbe mettere nessuna avvertenza sulla copertina. Solo perché qualche ragazzino ha tirato fuori 7,98 dollari per averlo - non mi importa se ne ha pagati 59,98 o 75, dovrebbero essermi GRATI per aver pubblicato quella cazzo di roba, e se non gli piace possono mangiare merda di topo. Io faccio dischi per me stesso.[2]»

Metal Machine Music
album in studio
ArtistaLou Reed
Pubblicazione1975[3]
Durata64:11[3]
Dischi2
Tracce4
GenereNoise music[3]
Proto-punk[3]
Musica sperimentale[3]
Drone music[3]
EtichettaRCA Victor Records[3]
ProduttoreLou Reed[3]
Rob Santos[3](Ristampa)
Registrazione1975
Lou Reed - cronologia
Album precedente
(1974)
Album successivo
(1976)

Metal Machine Music (sottotitolo: The Amine β Ring - An Electronic Instrumental Composition) è un album di Lou Reed pubblicato nel 1975.[3] Il disco venne originariamente pubblicato come doppio album dalla RCA Records. In seguito è stato ripubblicato su compact disc dalla BMG nel 1997 ed ancora dalla Buddah Records nel 2000.

Si tratta di un disco prettamente rumoristico, fatto di ininterrotti feedback chitarristici, che segna parzialmente una deviazione dal resto della produzione discografica di Reed, ed è stato considerato da alcuni una specie di scherzo tenebroso, da altri un disco importante che ha influenzato molti gruppi[4][5][6]. Lou Reed ha dichiarato che l'etichetta ha ritirato l'album dal mercato dopo tre settimane[7][8]. L'album segna un ritorno alle sperimentazioni sonore, attualizzate, compiute da Reed con i Velvet Underground negli anni sessanta.

Nelle note di copertina dell'album, scritte dallo stesso Reed, egli affermò di avere inventato il genere heavy metal e asserì che Metal Machine Music era anche la fine del suddetto genere musicale. Dopo non ci sarebbe potuto essere più nulla. In aggiunta, sempre nelle note descrittive del disco, aggiunse che chi fosse riuscito ad ascoltarlo per intero, poteva considerarsi più pazzo di lui.[9]

Nel 2009 Lou Reed ha riottenuto i diritti per l'album e lo ha ristampato per la sua etichetta Sister Ray Records in versione rimasterizzata con un sound migliorato.[10]

  1. ^ https://www.thestranger.com/seattle/Content?oid=11801 | The Stranger intervista con Lou Reed
  2. ^ Lou Reed: ciò che disse in vita, e ciò che dissero di lui (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) Mark Deming, Metal Machine Music, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 21 marzo 2013.
  4. ^ (EN) Zeitkratzer - Metal Machine Music, su pitchfork.com. URL consultato il 4 maggio 2016.
  5. ^ (EN) Paul Morley on music: Lou Reed's Metal Machine Music, su theguardian.com. URL consultato il 4 maggio 2016.
  6. ^ (EN) Lou Reed Interview: Metal Machine Music Revisited, su thequietus.com. URL consultato il 4 maggio 2016.
  7. ^ Lou Reed. Rock and roll: Testi commentati - Paolo Bassotti - Google Libri
  8. ^ Metal Machine Music | 2011 | Romaeuropa
  9. ^ Victor Bockris, Transformer - la vita di Lou Reed, Arcana Editrice, Roma, 1999, pag. 262 - ISBN 978-88-7966-434-9
  10. ^ BBC - Music - Review of Lou Reed - Metal Machine Music: Re-mastered

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