Metallo nobile

Campioni di alcuni metalli nobili. In figura sono disposti secondo la loro posizione nella tavola periodica.

In chimica, i metalli nobili sono metalli resistenti alla corrosione e ossidazione in aria umida (diversamente dalla maggior parte dei metalli vili). I metalli nobili sono pochi (secondo l'opinione comune della maggior parte dei chimici): rutenio, rodio, palladio, argento, osmio, iridio, platino e oro.

Alcuni includono nella lista dei metalli nobili anche mercurio[1], renio[2] e rame. D'altra parte, metalli come titanio, niobio e tantalio non sono considerati metalli nobili nonostante siano molto resistenti alla corrosione.

I metalli nobili sono tendenzialmente costosi a causa della loro rarità nella crosta terrestre e alla loro utilità in metallurgia, alta tecnologia e per la produzione di oggetti ornamentali (gioielleria, arte, oggetti sacri, etc.). Ciò nonostante i termini "metallo nobile" e "metallo prezioso" non sono sinonimi.

Il termine metallo nobile risale almeno al tardo Quattordicesimo secolo e ha significati leggermente differenti nei vari campi di studio e applicazione in cui viene utilizzato. Mantiene una definizione ben precisa solo in fisica. Questa è la ragione per cui esistono liste differenti di "metalli nobili".

Come è possibile vedere in questo grafico, sette degli otto metalli nobili si trovano nella zona gialla che include gli elementi più rari della crosta terrestre. L'argento si trova al di fuori di questa zona ma molto vicino ad essa.

In alcuni casi la parola "nobile" è utilizzata come aggettivo che accompagna il sostantivo "metallo". In tal caso il suo significato è diverso da quello sopra esposto ed è usato in riferimento alle serie galvaniche. Una serie galvanica è una gerarchia di metalli (o altri materiali conduttori di corrente, inclusi i compositi e i semimetalli) che spande dai nobili agli attivi, e permette di predire come il materiale interagirà con l'ambiente usato per generare la serie. In tal senso, la grafite è più nobile dell'argento e la relativa nobiltà di molti materiali dipende fortemente dalle condizioni operative, come per l'alluminio e l'acciaio inossidabile in condizioni di pH variabile.

  1. ^ (EN) Brian W. Pfenning, Principles of Inorganic Chemistry, John Wiley & Sons, 2015, pp. 473-474.
  2. ^ (EN) Q. Ashton Acton, PhD, Metals—Advances in Research and Application: 2013 Edition, Atlanta, Georgia, ScholarlyEditions, 2013, p. 361.

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