Metanarrazione

Disambiguazione – Se stai cercando il concetto in storiografia, vedi Metanarrazione (storiografia).

La metanarrazione è una tecnica narrativa, che consiste nell'intervento diretto dell'autore all'interno dello stesso testo che va componendo.[1] Si verifica così una narrazione che assume come proprio oggetto l'atto stesso del raccontare, così da sviluppare un romanzo nel romanzo[2]. All'interno di un metaromanzo l'autore introduce delle proprie considerazioni sullo scritto che sta producendo, ma anche degli avvisi o delle osservazioni rivolte direttamente al lettore. In questo modo l'autore stabilisce un rapporto con il lettore, creando con esso un dialogo continuo. A questo modo più che raccontare una storia, il narratore affronta questioni teoriche sul modo e sulle motivazioni dello scrivere: dall'auto osservazione nell'atto dello scrivere allo svelamento delle tecniche del racconto e delle scelte più profonde[2].

Più specificamente la metanarrazione secondo Piero Boitani compare con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di Jorge Luis Borges (1899-1986), dove si scrive di letteratura nella letteratura.[3]

Un esempio di metanarrazione si ha anche nel metaracconto dell'opera filmica dove il regista interviene nella composizione della pellicola stessa.[4]

Diverso il caso della metanarrazione nella storiografia, anche conosciuta come “grande racconto o narrazione”, che tratta della spiegazione onnicomprensiva, totalizzante e armonica del procedere storico umano o della conoscenza.

  1. ^ Dizionario italiano Treccani alla voce corrispondente
  2. ^ a b Fonte: Enciclopedia Encarta.
  3. ^ Piero Boitani, La letteratura contemporanea, XXI Secolo (2009), Treccani
  4. ^ Massimo Giuseppe Eusebio, Lo sguardo dello schermo: Teorie del cinema e psicoanalisi, FrancoAngeli, nota 1, p.214

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