Metanolo | |
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Nome IUPAC | |
metanolo | |
Nomi alternativi | |
alcol metilico carbinolo[1] spirito di legno | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH4O |
Massa molecolare (u) | 32,042 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-659-6 |
PubChem | 887 |
SMILES | CO |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,79 |
Indice di rifrazione | 1,3288 |
Temperatura di fusione | −97 °C (176 K) |
Temperatura di ebollizione | 64,7 °C (337,8 K) |
ΔebH0 (kJ·mol−1) | 37,4 |
Punto critico | 513 K (240 °C) 7,85 × 106 Pa (78,5 bar) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −239,2 |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | −166,6 |
S0m(J·K−1mol−1) | 126,8 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 81,1 |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 11 °C (284 K) |
Limiti di esplosione | 7 - 44% vol. |
Temperatura di autoignizione | 455 °C (728 K) |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 225 - 301 - 311 - 331 - 370 |
Consigli P | 210 - 233 - 280 - 302+352 - 304+340 - 308+310 - 403+235 [2] |
Il metanolo, noto anche come alcol metilico o spirito di legno, è il più semplice degli alcoli e, in quanto tale, non rientra nella classificazione degli alcoli come primari, secondari o terziari. La sua formula chimica è CH3OH o anche MeOH, dove Me è il simbolo del metile (CH3−).[3]
L'atomo di carbonio è al centro di un tetraedro non esattamente regolare, i cui vertici sono occupati dall'atomo di ossigeno e dai tre atomi di idrogeno direttamente legati ad esso.
A temperatura ambiente, si presenta come un liquido incolore dall'odore alcolico caratteristico. È molto volatile ed estremamente infiammabile. La fiamma di metanolo è pressoché invisibile.
È un importante solvente ed è completamente solubile, oltre che in acqua, in molti altri solventi organici, quali l'alcol etilico, l'acetone, l'acetonitrile, l'acido acetico, il diclorometano, il cloroformio, il benzene e l'etere etilico.[4]
Il vecchio nome del metanolo era "carbinolo", e il metanolo stesso venne preso come capostipite di una nomenclatura degli alcoli, facendoli derivare da esso per sostituzione di 1, 2, o 3 idrogeni del metile con gruppi alchilici; l'etanolo, ad esempio, era detto metilcarbinolo e il 2-butanolo era detto etilmetilcarbinolo.[5]
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