Misantropia

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Incisione del 1719 raffigurante Alceste (a sinistra), protagonista dell'opera teatrale Il misantropo

La misantropia (dal greco antico: μίσος?, mísos, "odio" e ἄνθρωπος, ànthrōpos, "uomo, essere umano") è l'odio generale, l'antipatia, la sfiducia o il disprezzo della specie umana, del comportamento umano o della natura umana.[1] Un misantropo è qualcuno che detiene tali punti di vista o sentimenti. La misantropia implica un atteggiamento valutativo negativo nei confronti dell'umanità che si basa su un giudizio negativo sui suoi difetti. Questi difetti sono visti come onnipresenti, cioè posseduti da quasi tutti in misura grave e non solo da pochi casi estremi. Si ritiene inoltre che siano radicati, il che significa che non esiste un modo semplice per correggerli a meno di una completa trasformazione del modo di vivere dominante.

La misantropia non implica necessariamente violenza, crudeltà, sadismo, masochismo o depressione, o una disposizione antisociale e sociopatica verso l'umanità.

  1. ^ (EN) Misanthropy in Merriam-Webster Dictionary.

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