Moneta legale

Cartamoneta (a destra), il cui disegno è risalente al 1287 dopo Cristo, considerata la prima forma di moneta cartacea a corso legale della storia, emessa della dinastia Yuan regnante sulla Cina dal 1279 al 1368, e relativo stampo (a sinistra)

Per moneta legale (o moneta a corso legale, moneta fiduciaria o, ancora, moneta fiat) si intende uno strumento di pagamento non coperto da riserve di altri materiali (ad esempio: riserve auree), e quindi privo di valore intrinseco (anche indiretto).

La moneta legale (tipicamente sotto forma di banconote, ma anche sotto forma di monete in metallo non prezioso) ha un valore grazie al fatto che esiste un'autorità (lo Stato) che agisce come se avesse questo valore. Se un'organizzazione abbastanza grande (ovvero una collettività) emette, usa e accetta qualcosa come pagamento, automaticamente quel qualcosa acquisisce valore, dato che gli è riconosciuta fiducia come mezzo di scambio.

In termini più specifici, la moneta legale, totalmente svincolata dal contenuto intrinseco di metallo prezioso, ha valore in quanto mezzo di pagamento stabile riconosciuto nell'economia di un certo paese:

  • la stabilità è garantita dal controllo sull'emissione da parte delle banche centrali;
  • il riconoscimento come mezzo di pagamento è garantito dalla legge;
  • il paese che emette la moneta la accetta - anzi, la richiede - come mezzo valido per il pagamento delle imposte;
  • infine il potere d'acquisto stabile e giuridicamente riconosciuto della moneta legale è rilevante solo in quanto può essere rivolto a beni e a prodotti finanziari desiderati, che sono prodotti e offerti dal paese in cui circola quella moneta.

Il concetto di moneta legale si contrappone quindi al concetto di moneta merce.


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