Muonio (fisica)

Il muonio è un atomo esotico leptonico, cioè uno stato legato[1] composto da un antimuone (muone positivo), che adempie la funzione di nucleo, e un elettrone.[2] Venne scoperto nel 1960 Vernon W. Hughes;[3] ad esso è stato attribuito il simbolo chimico Mu, ma è anche rappresentato con i simboli delle particelle costituenti: μ+e. Dalla data della sua scoperta l'interesse per il muonio continua e le ricerche su di esso proseguono si arricchiscono, riguardando anche motivi di fisica fondamentale.[4][5][6]

Da non confondere con un altro atomo esotico, formato da una coppia simmetrica muone e antimuone, che è noto tra i fisici come "vero muonio" e che rappresenta una sorta di "positronio pesante".[7][8]

  1. ^ William J. Marciano, MUONIUM LIFETIME AND HEAVY QUARK DECAYS* (LESSONS LEARNED FROM MUONIUM), in http://arxiv.org/abs/hep-ph/0403071v1, 2018.
  2. ^ (EN) Vernon W. Hughes, Muonium, Springer Berlin Heidelberg, 1992, pp. 35–43, DOI:10.1007/978-3-642-77960-2_8, ISBN 978-3-642-77962-6. URL consultato il 29 settembre 2022.
  3. ^ V. W. Hughes, D. W. McColm e K. Ziock, Formation of Muonium and Observation of its Larmor Precession, in Physical Review Letters, vol. 5, n. 2, 15 luglio 1960, pp. 63–65, DOI:10.1103/PhysRevLett.5.63. URL consultato il 29 settembre 2022.
  4. ^ Vernon H. Hughes, Muonium Has Not Yet Decayed!, in Comments Nucl. Part. Phys., vol. 12, 5&6, 1984, pp. 259-272.
  5. ^ (EN) SciPost: SciPost Physics Proceedings: issue detail, in SciPost Physics Proceedings, n. 5, 6 settembre 2021, DOI:10.21468/scipostphysproc.5. URL consultato il 14 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Irene Cortinovis, Ben Ohayon e Lucas de Sousa Borges, Update of Muonium 1S–2S transition frequency, in The European Physical Journal D, vol. 77, n. 4, 2023-04, DOI:10.1140/epjd/s10053-023-00639-z. URL consultato il 14 maggio 2024.
  7. ^ Sarah K. Phillips, Searching for a New State of Matter: True Muonium (PDF), su jlab.org.
  8. ^ Andrzej Banburski e Philip Schuster, Production and discovery of true muonium in fixed-target experiments, in Physical Review D, vol. 86, n. 9, 6 novembre 2012, pp. 093007, DOI:10.1103/PhysRevD.86.093007. URL consultato il 13 maggio 2024.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search