Nana bruna

Le nane brune sono un tipo particolare di oggetto celeste, aventi una massa più grande di quella di un pianeta, ma più piccola del 7,5-8% della massa del Sole, corrispondente a 75-80 MJ (masse gioviane), che è considerata la massa minima perché abbia luogo la fusione dell'idrogeno-1 propria delle stelle[1]. Il limite minimo che separa i giganti gassosi massicci e le sub-nane brune dalle nane brune è di circa 13 MJ, limite superato il quale avviene la fusione del deuterio, mentre oltre le ~65 MJ avviene anche la fusione del litio[1].

Nei primi stadi della loro vita, la maggior parte delle nane brune genera un po' di energia grazie alla fusione del litio e del deuterio, elementi molto più facili da fondere dell'idrogeno-1 e che sono infatti assenti nelle stelle normali, che li consumano in tempi molto brevi. La presenza del litio è pertanto un forte indizio che un oggetto di piccola massa sia una nana bruna[2]. Un'altra fonte di energia è costituita dalla lenta contrazione della nana bruna, che in tal modo si riscalda sfruttando il meccanismo di Kelvin-Helmholtz[3].

Le nane brune sono suddivise in base alla loro classificazione spettrale: le principali classi utilizzate sono M, L, T e Y, ove nella classe M sono raccolte le più calde e nella classe Y le più fredde[4]. Nonostante il loro nome, la maggior parte delle nane brune apparirebbe di colore rossastro all'occhio umano[5].

La più vicina nana bruna scoperta è WISE 1049-5319, distante 6,5 anni luce. Si tratta in realtà di un sistema binario di nane brune, individuato nel 2013[6][7].

  1. ^ a b Nicholos Wethington, Dense Exoplanet Creates Classification Calamity, su universetoday.com, 6 ottobre 2008. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  2. ^ Ken Croswell, How Lithium Strips Brown Dwarfs of Their Red Disguise, su kencroswell.com. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  3. ^ Jim Schombert, Star formation, su Birth and Death of Stars, University of Oregon. URL consultato il 7 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2014).
  4. ^ A. J. Burgasser, Brown dwarfs: Failed stars, super Jupiters (PDF), in Physics Today, vol. 61, n. 6, 2008, pp. 70-71, DOI:10.1063/1.2947658. URL consultato il 7 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
  5. ^ Fraser Cain, If Brown Isn’t a Color, What Color are Brown Dwarfs?, su universetoday.com, 6 gennaio 2009. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  6. ^ Barbara K. Kennedy, The Closest Star System Found in a Century, su science.psu.edu, PennState, 11 marzo 2013. URL consultato il 7 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  7. ^ Phil Plait, Howdy, Neighbor! New Twin Stars Are Third Closest to the Sun, su slate.com, Bad Astronomy blog, 11 marzo 2013. URL consultato il 7 ottobre 2013.

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