Narrazione cinematografica

La narrazione cinematografica o trama filmica è una componente del cinema narrativo (sia esso classico, moderno o contemporaneo), che regola buona parte della morfologia dell'immagine cinematografica di un film (ma non tutta, dal momento che alcune scelte stilistiche derivano dal regista o dal direttore della fotografia) attraverso l'adozione di vari codici narrativi.[1]

La narrazione nei vari film può variare a seconda dei generi e dei periodi storici. Un tipo di narrazione presente all'interno di un film western anni trenta, per esempio, è molto diverso dalla struttura narrativa di un melodramma anni cinquanta.[2]

La narrazione cinematografica corrisponde alla gestione e all'organizzazione delle componenti fondamentali del racconto, vale a dire:

  • esistenti, ossia ambienti e personaggi;
  • eventi, ovvero azioni e avvenimenti;
  • trasformazioni, cioè i cambiamenti che vengono apportati agli esistenti attraverso gli eventi.[1]

In semiotica del cinema la narrazione in un film è un elemento mediato dal linguaggio scritto e parlato, a differenza dell'immagine cinematografica che risulta invece dotata di senso immediato, diretto, inequivocabile. La narrazione concorre a rendere l'immagine un elemento portatore di significazione, attraverso la messa in sequenza delle varie immagini che compongono il film nella sua interezza. Attraverso la narrazione, quindi, un film diventa un insieme di grandi unità significanti.[3]

  1. ^ a b Francesco Casetti, Federico Di Chio, Analisi del film, Bompiani, 1990, pp.206-sgg..
  2. ^ Roberto De Gaetano, Passaggi. Figure del tempo nel cinema contemporaneo, Bulzoni, 1996, pp.18-25.
  3. ^ Guglielmo Pescatore, Il narrativo e il sensibile, Bologna, Alberto Perdisa Editore, 2002, pp.1-23.

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