Naufragio del Titanic

Voce principale: RMS Titanic.
Naufragio del Titanic
naufragio
Il naufragio in un dipinto di Willy Stöwer
TipoNaufragio
Data inizio14 aprile 1912
23:40
Data fine15 aprile 1912
02:20
LuogoOceano Atlantico Settentrionale, al largo di Terranova
Coordinate41°43′55″N 49°56′45″W
Mezzo coinvoltoRMS Titanic
ComandanteEdward John Smith
MotivazioneCollisione con un iceberg
Conseguenze
Morti1.532
Sopravvissuti705
Danni
  • Diverse falle al di sotto della linea di galleggiamento, lungo il lato destro della prua, dovute ad uno sperone di ghiaccio sommerso
  • Cedimento dello scafo tra il secondo e il terzo fumaiolo
  • Totale inabissamento della nave

Il naufragio[A 1] del Titanic è un incidente marittimo avvenuto nelle prime ore del mattino del 15 aprile 1912 nell'Oceano Atlantico settentrionale, considerato uno dei più gravi della storia in tempo di pace.

Il Titanic, il transatlantico più grande e moderno in servizio all'epoca, era impegnato nel suo viaggio inaugurale da Southampton a New York e trasportava circa 2 224 persone quando colpì un iceberg intorno alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912. Affondò due ore e quaranta minuti più tardi, alle 02:20 di lunedì 15 aprile, provocando la morte di oltre 1 500 persone.

Il Titanic ricevette sei avvisi di iceberg in prossimità della rotta, ma nonostante ciò continuò a viaggiare ad una velocità di circa 22 nodi (41 km/h), fino a quando le vedette, non provviste di binocoli, ne avvistarono uno proprio di fronte. Non riuscendo a virare in tempo, la nave colpì di striscio la massa di ghiaccio: l'impatto provocò l'apertura di 6 falle sul lato di tribordo, con il conseguente allagamento di 5 dei 16 compartimenti in cui era diviso lo scafo. Il piroscafo era stato progettato per rimanere a galla con un massimo di quattro compartimenti di prua allagati: l'equipaggio, presa consapevolezza dell'inevitabile destino della nave, iniziò le operazioni di evacuazione, provvedendo a caricare le scialuppe di salvataggio e ad inviare richieste di aiuto, tramite telegrafo e razzi pirotecnici.

La maggior parte dei passeggeri non poté mettersi in salvo sulle 20 lance (di cui 4 pieghevoli) presenti a bordo, che potevano ospitare complessivamente al massimo 1 178 persone. Vari fraintendimenti degli ordini impartiti nei convulsi momenti successivi all'impatto e la conseguente disorganizzata evacuazione fecero sì che molte imbarcazioni furono calate in acqua semivuote o non al massimo della loro capacità.

Il Titanic affondò con più di mille persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio ancora a bordo: quasi tutti coloro che non riuscirono a salire su una lancia morirono di ipotermia pochi minuti dopo essere finiti in acqua. L'RMS Carpathia arrivò circa un'ora e mezza dopo l'affondamento e salvò i 705 sopravvissuti nel corso delle prime ore della mattinata del 15 aprile. Il disastro provocò sconcerto nell'opinione pubblica ed indignazione per il numero insufficiente di scialuppe di salvataggio, le normative permissive e il trattamento ineguale dei passeggeri di terza classe durante l'evacuazione.

Le inchieste governative statunitense e britannica, oltre a tentare di verificare la precisa catena degli eventi e le responsabilità per l'accaduto, raccomandarono infine modifiche radicali alle normative marittime, portando alla stipula nel 1914 della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) che regola ancora oggi la sicurezza marittima.
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