Nazionalsocialismo

La svastica, simbolo del nazionalsocialismo

Il nazionalsocialismo, chiamato anche nazismo[1], talvolta anche hitlerismo[2], è stata un'ideologia di estrema destra che ha avuto la propria massima diffusione in Europa, nella prima metà del XX secolo[3]. Si caratterizza per una visione nazionalista del socialismo radicale, populista[4], statalista[5][6][7][8][9][10][11][12], collettivista[13][14][15][16][17], razzista e totalitaria[18]. Nacque subito dopo la prima guerra mondiale in Germania.

Il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto Adolf Hitler salì al potere nel 1933 trasformando il Reich tedesco nel periodo 1933-1945 in un totalitario "Stato Leader", la Germania nazista o Terzo Reich, ispirato completamente all'ideologia nazionalsocialista, all'antisemitismo, al nazionalismo tedesco e al pangermanismo. Con l'invasione della Polonia, nel 1939 innescò la seconda guerra mondiale. L'esperienza nazista come sistema di governo si è conclusa con la resa incondizionata dell'esercito tedesco in data 8 maggio 1945 e la vittoria militare delle contrapposte forze alleate.

Il termine "nazionalsocialismo" ed il concetto di socialismo nazionale, preesistenti al 1919 da almeno un trentennio e di diverso e vario utilizzo[19][20], si videro confluire in quell'anno nel nome del DAP, Deutsche Arbeiterpartei, in realtà fondato nel 1903 in Austria, il cui nome venne riutilizzato da Hitler per poi rinominarsi nel 1920 appunto come NSDAP. Hitler ha definito i concetti di nazionalismo e socialismo in modo molto personale: il nazionalismo è citato come la devozione del singolo per la sua comunità nazionale, mentre il socialismo è descritto come una responsabilità della comunità nazionale per l'individuo[21].

Sono state rintracciate dagli storici molte cause che avrebbero favorito l'ascesa del nazionalsocialismo; tra cui la forte paura di una rivoluzione comunista che, data la pessima situazione economica instauratasi in Germania, era vista come imminente (in questo contesto si inserisce anche l'incendio del Reichstag)[22][23]. Una controrivoluzione preventiva (secondo le parole di Luigi Fabbri) era vista come una soluzione per evitare una rivoluzione comunista[23]. Cionondimeno, la svolta autoritaria fu determinante nello scoppio della seconda guerra mondiale e generò un'impressionante quantità di morti e torture.

  1. ^ Tale termine - come Germania nazista - è riscontrabile ad esempio in un discorso di Galeazzo Ciano del 1939, celebrativo del patto d'acciaio, in senso neutro
  2. ^ Hitlerismo, su Treccani.it
  3. ^ Nazionalsocialismo, Treccani
  4. ^ (EN) Fascism - Extreme nationalism, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 3 luglio 2020.
  5. ^ Il "miracolo" economico della Germania Nazista | Starting Finance, su startingfinance.com, 14 maggio 2017. URL consultato il 3 luglio 2020.
  6. ^ Globalizzazione, Europa, immigrazione. Cosa deve insegnarci l’ascesa (e il crollo) del nazismo, su ilfoglio.it. URL consultato il 3 luglio 2020.
  7. ^ Stefano Petrucciani, Introduzione a Adorno, Gius.Laterza & Figli Spa, 1º febbraio 2015, ISBN 978-88-581-1885-6. URL consultato il 3 luglio 2020.
  8. ^ Markus Brunnermeier, Harold James e Jean-Pierre Landau, La battaglia delle idee: Alle radici della crisi (e del futuro) dell'euro, Egea, 16 maggio 2017, ISBN 978-88-238-7976-8. URL consultato il 3 luglio 2020.
  9. ^ Carlo Lottieri, Toh, adesso si accorgono che Hitler era uno statalista, su ilGiornale.it, 28 febbraio 2007. URL consultato il 3 luglio 2020.
  10. ^ (EN) kanopiadmin, The Political Doctrine of Statism, su Mises Institute, 26 maggio 2011. URL consultato il 3 luglio 2020.
  11. ^ (EN) R. J. Overy e Richard J. Overy, The Nazi Economic Recovery 1932-1938, Cambridge University Press, 27 giugno 1996, ISBN 978-0-521-55286-8. URL consultato il 3 luglio 2020.
  12. ^ (EN) Deutsche Welle, Brazil: German embassy triggers bizarre Nazi and Holocaust debate | DW | 20.09.2018, su DW.COM. URL consultato il 3 luglio 2020.
  13. ^ Che cos'è il coraggio?, su books.google.it.
  14. ^ Da Marx a Mussolini e Hitler, le radici marxiste del nazionalsocialismo, su m.epochtimes.it. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2020).
  15. ^ Collettivismo e totalitarismo: F.A. von Hayek e Michael Polanyi (1930-1950), su m.francoangeli.it.
  16. ^ (EN) Daniel Hannan, All totalitarian ideologies are collectivist, in The Telegraph, 28 ottobre 2018. URL consultato il 3 luglio 2020.
  17. ^ Darwinism in Nazi Racial Thought (PDF), su csustan.edu.
  18. ^ di Konrad Kwiet, da Enzyklopädie des Nationalsozialismus, Klett Cotta Verlag, Stoccarda 1997, p. 50. ISBN 3-608-91805-1
  19. ^ A cominciare dalla Nationalsozialer Verein di Friedrich Naumann, nel Kaiserreich tedesco del 1896, e dagli ancora precedenti progetti tedeschi del periodo a cavallo della morte di Otto von Bismarck
  20. ^ Werner Conze: Friedrich Naumann. Grundlagen und Ansatz seiner Politik in der nationalsozialen Zeit (1895–1903) (Friedrich Naumann. Principi e approccio alla sua politica nell'epoca sociale nazionale (1895-1903)). In: Walther Hubatsch: Schicksalswege deutscher Vergangenheit. Beiträge zur geschichtlichen Deutung der letzten 150 Jahre. Festschrift für Siegfried A. Kaehler. Droste, Düsseldorf 1950 (Ristampato:Contributi per l'interpretazione storica degli ultimi 150 anni. Celebrazioni per Siegfried A. Kaehler, Keip, Goldbach, 1993).
  21. ^ Joachim Fest: Hitler. Eine Biographie. 8. Auflage 2006, S. 411, tradotto in: Hitler. Una biografia Rizzoli (1973) ISBN 88-11-67850-1 e Garzanti Libri (1999) ISBN 88-11-69289-X
  22. ^ Adolf Hitler - Biografia di un dittatore, storia di un paese, su www.viaggio-in-germania.de. URL consultato il 14 febbraio 2024.
  23. ^ a b Come Hitler giunse al potere, su Focus.it. URL consultato il 14 febbraio 2024.

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