Neolitico

Asce in pietra levigata (Museo di Saint Germain en Laye, Francia, 3000 a.C. circa)

Il Neolitico, nella periodizzazione della storia umana, è un periodo della Preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'Età della pietra, che va dall'8000 a.C. al 3500 a.C. circa.

Etimologicamente il termine deriva dalle due parole greche νέος (nèos, "nuovo") e λίθος (lithos, "pietra") e quindi "età nuova della pietra" o "età della pietra nuova", in cui l'aggettivo "nuova" si riferisce ad "età"[1].

Il Neolitico fu contraddistinto da notevoli innovazioni nella litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura. Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento, prima di ovini e successivamente anche di bovini. Cambiamenti importanti avvengono anche sul piano della struttura familiare per quanto riguarda la trasmissione dei beni all'interno dei clan. Il sito di Göbekli Tepe, il più antico luogo di culto mai scoperto, attesta l'esistenza di una comunità religiosa organizzata due millenni prima della data di inizio del Neolitico.

  1. ^ * Gennar Luigi Linguiti, Il problema dell'origine dell'uomo tra filosofia e scienza, Pacini Fazzi, 2003. ISBN 9788872465929;
    • Eleonora Bairati, Anna Finocchi, Arte in Italia: Dalla Preistoria al XIV secolo, Loescher, 1988.

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