Nitrone

Struttura generale di un nitrone (R3 ≠ H).

In chimica organica i nitroni[1] sono una classe di derivati azotati del carbonile come le immine e le ossime. In particolare, i nitroni sono N-ossidi di immine.[2] Sono caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale >C=N(R)+–O (dove R ≠ H)[3][4] e sono quindi composti schematizzabili come R1R2C=N(R3)+–O oppure anche, evidenziando alternativamente il legame dativo, R1R2C=N(R3)→O.[5] In ogni caso sono composti organici di azoto formalmente pentavalente,[6] come accade per i nitroderivati, i sali di ammonio quaternario, di nitronio e di ossoammonio, i nitrilossidi[7] (RC≡N+−O) e per gli ammino ossidi.

Come per il caso dei composti carbonilici, che possono essere aldeidi e chetoni, i nitroni possono essere distinti in «aldonitroni» (se almeno uno tra R1 e R2 è un H) e «chetonitroni» (se R1 e R2 sono entrambi alchili o arili).[8]

I nitroni, che nel gruppo funzionale hanno l'atomo di azoto con carica formale positiva e ibridato sp2, sono una classe intermedia tra gli ossidi di ammine terziarie (N+ sp3) e i nitrilossidi (N+ sp).

I nitroni non vanno confusi con i nitreni (R–:N:), che sono specie analoghe ai carbeni e ad essi isoelettronici.[9]

  1. ^ (EN) Jan Hamer e Anthony Macaluso, Nitrones, in Chemical Reviews, vol. 64, n. 4, 1º agosto 1964, pp. 473–495, DOI:10.1021/cr60230a006. URL consultato il 6 settembre 2023.
  2. ^ McNaught e Wilkinson 2006
  3. ^ Se su N ci fosse H, esso migrerebbe facilmente come H+ su O, dando la corrispondente ossima, tautomero parecchio più stabile del nitrone. Pertanto, si formano per lo più come intermedi di reazione.
  4. ^ F. Carey, R. Sundberg, N. Warren e S. Wothers, Organic Chemistry, Oxford University Press, 2001, pp. 932-933, ISBN 0-19-850346-6.
  5. ^ Michael B. Smith e Jerry March, March's advanced organic chemistry: reactions, mechanisms, and structure, Eighth edition, Wiley, 2020, p. 1030, ISBN 978-1-119-37180-9.
  6. ^ (EN) B. V. Nekrasov, Pentavalent nitrogen, in Bulletin of the Academy of Sciences of the USSR, Division of chemical science, vol. 28, n. 9, 1º settembre 1979, pp. 1789–1790, DOI:10.1007/BF00952448. URL consultato l'11 settembre 2023.
  7. ^ R. Fusco, G. Bianchetti e V. Rosnati, 5.5. Fattori che influenzano le cicloaddizioni 1,3-dipolari, in CHIMICA ORGANICA, volume secondo, L. G. Guadagni, 1975, pp. 477-479.
  8. ^ R. Fusco, G. Bianchetti e V. Rosnati, CHIMICA ORGANICA, volume primo, L. G. Guadagni, 1974, pp. 151-152.
  9. ^ Internet Archive, Nitrenes, New York, Interscience Publishers, 1970, ISBN 978-0-471-55710-4. URL consultato il 6 settembre 2023.

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