Nuovo imperialismo

In ambito storico, con nuovo imperialismo si intende un periodo di espansione coloniale da parte delle potenze europee, degli Stati Uniti e del Giappone tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.[1] Il periodo caratterizzò una ricerca senza precedenti di acquisizioni territoriali all'estero. A quel tempo, gli stati si concentrarono sulla costruzione dei loro imperi sfruttando i nuovi progressi e sviluppi tecnologici, espandendo il loro territorio attraverso la conquista e al fine di sfruttare le risorse dei territori conquistati. Durante l'era del nuovo imperialismo, le potenze occidentali (e il Giappone) conquistarono individualmente quasi tutta l'Africa e molte parti dell'Asia. La nuova ondata di imperialismo rifletteva le continue rivalità tra le grandi potenze, il desiderio economico di conquistare nuove risorse e mercati, ma anche l'etica della "missione civilizzatrice". Molte delle colonie stabilite durante questo periodo ottennero l'indipendenza durante l'era della decolonizzazione che seguì la seconda guerra mondiale.

Il qualificatore "nuovo" è usato per differenziare l'imperialismo moderno dalla precedente attività imperiale, come la formazione degli imperi antichi e la cosiddetta "prima ondata di colonizzazione europea" che viene identificata dagli storici come quella durata dal 1402 e il 1815.[1][2] Se nella prima ondata di colonizzazione, le potenze europee conquistarono e colonizzarono le Americhe e la Siberia; nel nuovo imperialismo, si indirizzarono verso Africa e Asia.

  1. ^ a b Compare: Wm. Roger Louis, 32: Robinson and Gallagher and Their Critics, in Ends of British Imperialism: The Scramble for Empire, Suez, and Decolonization, London, I.B.Tauris, 2006, p. 910, ISBN 978-1-84511-347-6.
    «[...] the concept of the 'new imperialism' espoused by such diverse writers as John A. Hobson, V. I. Lenin, Leonard Woolf, Parker T, Moon, Robert L. Schuyler, and William L. Langer. Those students of imperialism, whatever their purpose in writing, all saw a fundamental difference between the imperialist impulses of the mid- and late-Victorian eras. Langer perhaps best summarized the importance of making the distinction of late-nineteenth-century imperialism when he wrote in 1935: '[...] this period will stand out as the crucial epoch during which the nations of the western world extended their political, economic and cultural influence over Africa and over large parts of Asia ... in the larger sense the story is more than the story of rivalry between European imperialisms; it is the story of European aggression and advance in the non-European parts of the world.'»
  2. ^ Compare the three-wave account of European colonial/imperial expansion: Mary Gilmartin, 9: Colonialism/imperialism, in Gallaher (a cura di), Key Concepts in Political Geography, collana Key Concepts in Human Geography, London, SAGE, 2009, p. 115, ISBN 978-1-4462-4354-1.
    «Commentators have identified three broad waves of European colonial and imperial expansion, connected with specific territories. The first targeted the Americas, North and South, as well as the Caribbean. The second focused on Asia, while the third wave extended European control into Africa.»

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