Occupazione nazista dei paesi baltici

Il commissario generale della Lettonia Otto-Heinrich Drechsler, il commissario del Reich dell'Ostland Hinrich Lohse, il ministro del Reich addetto agli stati orientali occupati Alfred Rosenberg e l'ufficiale delle SS Eberhard Medem nel 1942

L'occupazione dei paesi baltici da parte della Germania nazista avvenne durante l'operazione Barbarossa del 1941 e durò fino al 1944. Inizialmente, molti estoni, lettoni e lituani accolsero i tedeschi alla stregua di liberatori dall'Unione Sovietica, che si era macchiata di crimini e deportazioni (vedi deportazioni sovietiche dalla Lituania, dalla Lettonia e dall'Estonia). I popoli baltici speravano nel ripristino dell'indipendenza, mentre invece i tedeschi istituirono un governo provvisorio. Durante l'occupazione i tedeschi si macchiarono di vari crimini, quali fenomeni di discriminazione, stragi e deportazioni di massa.


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