Olmechi

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Una delle quattro teste colossali olmeche a La Venta

Gli Olmechi erano un'antica civiltà precolombiana che viveva nell'area tropicale dell'odierno Messico centro-meridionale, approssimativamente negli stati messicani di Veracruz e Tabasco sull'Istmo di Tehuantepec. La civiltà olmeca fiorì durante il periodo formativo (pre-classico) mesoamericano (vedi Cronologie mesoamericane), estendentesi approssimativamente dal 1400 a.C. al 400 a.C. Gli Olmechi costituirono la prima civiltà mesoamericana e stabilirono le fondamenta delle culture successive. Esistono prove che gli Olmechi praticassero il sacrificio umano e praticassero un primitivo gioco con la palla (vedi Gioco della palla centroamericano),[1] caratteristiche di tutte le successive culture. L'influenza culturale olmeca fu molto ampia, tanto che opere d'arte di questa civiltà sono state trovate anche a El Salvador. Questo popolo ebbe il predominio nella sua area da circa il 1200 a circa il 400 a.C. e da molti è considerata la cultura madre di tutte le successive civiltà mesoamericane.

Il cuore del territorio olmeco (la cosiddetta area nucleare olmeca) è caratterizzato da pianure alluvionali, costellate da creste di basse colline e da vulcani. Le Montagne Tuxtlas vanno a nord, lungo la baia di Campeche. Fu proprio qui che gli olmechi costruirono complessi templari, fra cui: San Lorenzo Tenochtitlán, La Venta, Tres Zapotes, Laguna de los Cerros e La Mojarra. La loro influenza si estese dagli altopiani alla costa del Pacifico, vicino all'odierno Guatemala (come dimostrano i ritrovamenti di divinità olmeche).

Questa civiltà emerse e dominò tra il 1200 e il 400 a.C. e sembra che sia stata anche la prima civiltà mesoamericana a sviluppare un sistema di scrittura, anche se non ne sono ancora stati trovati esempi. Attualmente si dibatte se i simboli trovati nel 2002 e datati 650 a.C. siano o meno una forma di scrittura olmeca precedente a quella zapoteca, datata intorno al 500 a.C.[2] Ci sono anche altri geroglifici successivi, conosciuti come Epi-Olmechi, cioè post-olmechi: e se alcuni ritengono che questo epi-olmeco potrebbe essere una traslitterazione scritta che si colloca tra un precedente e sconosciuto sistema di scrittura olmeca e la scrittura dei maya, la questione resta comunque irrisolta e aperta. In ogni caso il nome epi-olmeco è da alcuni studiosi definito improprio: la linguista Silvia Ferrara propone il nome di scrittura istmiana, con preciso riferimento alla sua provenienza geografica, l'istmo di Tehuantepec.

Le caratteristiche e le tematiche della loro religione si svilupparono anche in seguito nelle altre culture dell'area; stessa cosa accadde per la struttura fortemente gerarchica e verticistica delle loro città-stato.

  1. ^ Miller e Taube (1993, p.42)
  2. ^ (EN) Bruce Bower, Script Delivery: New World writing takes disputed turn, su sciencenews.org, 4 dicembre 2002. URL consultato il 10 marzo 2019.

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