Le onde cerebrali sono oscillazioni ritmiche o ripetitive di attività elettrica del tessuto nervoso nel sistema nervoso centrale. L'importanza delle onde cerebrali nei processi cognitivi e nella neuropatologia è diventata sempre più rilevante. Esse sono individuabili con tracciati grafici che evidenziano l'attività elettrica del cervello tramite la registrazione poligrafica dell'elettroencefalogramma.
onde Theta (θ): vanno dai 4 ai 7,5 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno NREM e il sonno REM. Scoperte da W.G.Valter
onde Alfa (α): sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13,9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Scoperte da Berger
attività Beta (β): vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto in stato di veglia, nel corso di una intensa attività mentale (ad es. durante calcoli matematici) e soprattutto da aree cerebrali frontali. [nota bene: per quanto riguarda questo tipo di oscillazione manca il requisito della periodicità. Si riscontra, invece, nella rappresentazione encefalografica, una desincronizzazione; per cui non si parla di "onde" ma di "attività"]. Scoperte da Berger
onde Gamma (γ): vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione. Scoperte da Herbert Jasper e Howard Andrews nel 1938.[1]
Il principio della decodifica delle onde cerebrali è stato utilizzato anche per lo sviluppo di diverse interfacce neurali.