Operazione Chrome Dome

Operazione Chrome Dome
Operation Chrome Dome
Airborne alert
parte della Guerra fredda
Un bombardiere strategico B-52D in volo durante gli anni più critici della guerra fredda
Data1958-22 gennaio 1968
LuogoEmisfero Boreale
Esitointerruzione delle missioni
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Almeno dodici bombardieri B-52 armati con bombe nucleari permanentemente in volo
Perdite
cinque B-52 perduti in incidenti
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Operazione Chrome Dome, in inglese Operation Chrome Dome, era il nome in codice assegnato dalla United States Air Force al programma di impiego di bombardieri strategici Boeing B-52 Stratofortress armati con bombe nucleari, in missioni di "allerta in volo" permanente.

Il programma, sviluppato tra il 1958 e il 1968, in uno dei periodi più drammatici della guerra fredda con continue tensioni tra le due superpotenze e potenziale pericolo di un'improvvisa guerra nucleare, prevedeva che un certo numero di bombardieri B-52 fossero tenuti in volo costantemente 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno su rotte studiate per essere in posizioni idonee a sferrare rapidamente un attacco nucleare di rappresaglia contro l'Unione Sovietica. L'operazione, promossa soprattutto dal capo di stato maggiore dell'USAF, il generale Curtis LeMay, e dal comandante in capo dello Strategic Air Command (SAC), generale Thomas S. Power, avrebbe dovuto consentire agli Stati Uniti di sferrare in ogni caso un devastante secondo colpo nucleare, nell'eventualità di attacco improvviso della superpotenza nemica. Il programma venne interrotto nel 1968 dopo una serie di gravi incidenti di bombardieri armati con bombe nucleari.

Le missioni dell'Operazione Chrome Dome vennero descritte con ironia macabra nel celebre film grottesco di Stanley Kubrick del 1964, Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, e con inquietante realismo nel film thriller-drammatico, anch'esso del 1964, A prova di errore, di Sidney Lumet.


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