Ordine dei carmelitani scalzi

Lo stemma dell'ordine

I Carmelitani scalzi (in latino Ordo Fratrum Discalceatorum Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo; sigla O.C.D.) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio.[1]

L'ordine deriva dalla riforma scalza introdotta nel 1562 nel monastero femminile di San Giuseppe d'Avila da santa Teresa di Gesù ed estesa al ramo maschile dell'ordine carmelitano a opera di san Giovanni della Croce con la fondazione del conventino di Duruelo nel 1568.[2]

Gli scalzi furono riconosciuti prima come provincia (1580)[3] e poi come congregazione (1587)[4] all'interno dell'ordine carmelitano, dal quale si separarono definitivamente nel 1593.[5] Dopo la separazione dal ramo "calzato" i religiosi si divisero in due congregazioni autonome (di San Giuseppe in Spagna e di Sant'Elia in Italia),[6] riunite da papa Pio IX nel 1875.[7]

L'abito dei frati è di colore bruno ed è costituito da veste talare stretta alla vita da una cintura, scapolare e cappuccio; nelle occasioni solenni si aggiungono cappa e cappuccio bianchi.[8]

I carmelitani scalzi sono innanzitutto dediti alla vita contemplativa e, secondariamente, alle attività pastorali (direzione spirituale, predicazione) e al lavoro missionario.[1]

  1. ^ a b Ann. Pont. 2013, p. 1424.
  2. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 523.
  3. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 526.
  4. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 527.
  5. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 528.
  6. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 529.
  7. ^ Valentino Macca, DIP, vol. II (1975), col. 538.
  8. ^ Silvano Giordano, in La sostanza dell'effimero..., p. 480.

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