Ordine dei frati minori

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Lo stemma del ministro generale dell'Ordine reca: nel primo quarto, lo stemma francescano ossia la "conformità" in cui appare il braccio di Cristo incrociato con il braccio manicato in marrone di san Francesco e con la croce sullo sfondo, entrambi con le mani mostranti le stimmate, l'"inscindibile patto" tra san Francesco e il Salvatore[1]; nel secondo, un Serafino; nel terzo, le cinque piaghe di Gesù; nel quarto, la Croce di Gerusalemme

L'Ordine dei frati minori (in latino Ordo fratrum minorum) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I frati di questo ordine mendicante, detti francescani, pospongono al loro nome la sigla O.F.M.[2].

L'ordine deriva da quei gruppi (detti della regolare osservanza) sorti all'interno del primitivo ordine francescano subito dopo la morte del fondatore e caratterizzati dall'aspirazione a una vita più ritirata e da un più rigoroso controllo sull'uso dei beni: entrati in conflitto con i frati che accettavano il possesso comunitario dei beni (detti frati della comunità e poi conventuali) vennero costituiti in ordine autonomo da papa Leone X (bolla Ite vos del 1517).[3]

L'ordine è nato formalmente nel 1897 (bolla Felicitate quadam), a opera di papa Leone XIII, dall'unione delle quattro famiglie in cui erano divisi i frati della regolare osservanza (osservanti, riformati, recolletti, alcantarini):[4] a questi spettava il primato giuridico e la precedenza d'onore (accordata da Leone X e confermata da Leone XIII) sugli altri gruppi del primo ordine francescano (conventuali e cappuccini).[5]

  1. ^ Tale simbolo ha origine in san Bonaventura da Bagnoregio che eletto vescovo di Albano lo volle come stemma episcopale. Cfr. S. Gieben, Lo stemma francescano. Origine e sviluppo, Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2008.
  2. ^ Ann. Pont. 2013, p. 1422.
  3. ^ C. Schmitt, DIP, vol. VI (1980), col. 1031.
  4. ^ C. Schmitt, DIP, vol. VI (1980), col. 1033.
  5. ^ C. Schmitt, DIP, vol. IV (1977), col. 864.

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