L’ortografia ticinese è un sistema di scrittura dei dialetti della lingua lombarda, codificata per la prima volta nel 1907 per la redazione del Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana[1]; questa utilizza i medesimi elementi etimologici della lingua italiana, ai quali si aggiunge l'uso delle dieresi per la rappresentazione delle cosiddette vocali turbate, oltre ad elementi ereditati dall'ortografia classica milanese per i suoni consonantici assenti nella fonologia italiana.
La codifica e l'evoluzione dell'ortografia sono a cura del Centro di dialettologia e di etnografia del Canton Ticino[2], il che la rende attualmente l'unica ortografia lombarda ad avere una sorta di ufficializzazione nell'uso pubblico, trovando impiego anche nella segnaletica stradale (in particolare nell'indicazione di toponimi locali)[3], sia nel Ticino che nei Grigioni.
In tutta la Lombardia linguistica si assiste all'utilizzo dell'ortografia ticinese o di adattamenti di questo modello (in particolare nell'adozione delle dieresi, come nel caso della ortografia moderna proposta per l'area milanese e lombarda), che hanno affiancato il modello classico, dando luogo ad una situazione di sostanziale digrafia[4]; è invece l’unico sistema utilizzato nei dialetti lombardi della Svizzera italiana[1][5], dove l'ortografia classica è stata abbandonata.
A differenza della scrittura classica, si tratta di una ortografia di tipo fonologico, in cui ad ogni fonema corrisponde un preciso grafema o combinazione di grafemi; in conseguenza di ciò, la scrittura delle parole si adatta alla pronuncia specifica del singolo parlante, essendo nata per la classificazione e lo studio delle diverse parlate lombarde della Svizzera.
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