Ottone I di Sassonia

Disambiguazione – Se stai cercando il duca di Sassonia tra l'880 e il 912, vedi Ottone I di Sassonia (duca).
Ottone I di Sassonia
Miniatura di un manoscritto della Chronica di Ottone di Frisinga, 1200 circa
Imperatore dei Romani
In carica2 febbraio 962 –
7 maggio 973 (con il figlio Ottone II dal 25 dicembre 967)
IncoronazioneBasilica di San Pietro, Roma, 2 febbraio 962
Predecessoretitolo vacante
Berengario del Friuli (nel 924)
SuccessoreOttone II
Re degli Italici
In carica10 ottobre 951 –
7 maggio 973
Incoronazionenon incoronato
PredecessoreBerengario II d'Ivrea
SuccessoreOttone II
Re dei Franchi Orientali
In carica2 luglio 936 –
7 maggio 973
IncoronazioneCattedrale di Santa Maria, Aquisgrana, 7 agosto 936
PredecessoreEnrico I
SuccessoreOttone II
Duca di Sassonia
come Ottone II
In carica936 –
961
PredecessoreEnrico I
SuccessoreErmanno
NascitaWallhausen, 23 novembre 912
MortePalazzo di Memblen, 7 maggio 973 (60 anni)
Luogo di sepolturaDuomo di Magdeburgo
DinastiaDinastia ottoniana
PadreEnrico I di Sassonia
MadreMatilde di Ringelheim
ConiugiEdith del Wessex
Adelaide di Borgogna
FigliGuglielmo (figlio bastardo)
Di primo letto:
Liudolfo
Liutgarda
Di secondo letto:
Enrico
Bruno
Ottone II
Matilda
Firma

Ottone I di Sassonia, detto Ottone il Grande (Wallhausen, 23 novembre 912Memleben, 7 maggio 973), fu duca di Sassonia dal 936 al 961, re dei Franchi Orientali dal 936 alla morte, re degli Italici dal 951 alla morte e imperatore dei Romani dal 962 alla morte.

Durante la prima metà del suo lungo regno, Ottone impose l'indivisibilità della regalità e il suo potere nel decidere l'assegnazione degli uffici. In tal modo intervenne profondamente nella struttura di potere esistente della nobiltà. Le ribellioni più gravi provennero peraltro dagli stessi membri della famiglia reale: suo fratello Enrico, e anche il figlio Liudolfo, rivendicarono la partecipazione alla regalità. Ottone uscì vincente da ciascuna delle rivolte.

Nel 955, con la vittoria nella battaglia sul Lechfeld, Ottone bloccò definitivamente le incursioni magiare] ad occidente, ponendo fine anche alle rivolte dei grandi del regno contro di lui. Si guadagnò inoltre la reputazione di salvatore della cristianità, soprattutto dopo aver sconfitto gli slavi, sempre nello stesso anno. Da qui iniziò un periodo di grande splendore culturale, che divenne noto come la rinascita ottoniana.

Nel 961 conquistò il regno d'Italia e ampliò il suo impero a nord, ad est e a sud fino all'Italia meridionale, dove entrò in conflitto con Bisanzio. Rifacendosi inoltre all'idea imperiale di Carlo Magno, nel 962 si fece incoronare imperatore romano da papa Giovanni XII. Alla fine riuscì a raggiungere un accordo con l'imperatore d'Oriente Giovanni I Zimisce, nonché a far sposare suo figlio Ottone II con Teofano, nipote del Basileus.

Nel 968 fondò l'arcidiocesi di Magdeburgo, città che associò alla sua vita ultraterrena come nessun'altra. Per Ottone l’arcidiocesi era il presupposto decisivo per la cristianizzazione degli slavi.

Il soprannome "il Grande" gli è stato attribuito dallo storico medievale Ottone di Frisinga[1], ma già Vitichindo di Corvey lo chiamava totius orbis caput, «capo di tutto il mondo»[2].

  1. ^ Otto von Freising: Chron. VI, 24. In: Adolf Hofmeister (Hrsg.): Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 45: Ottonis episcopi Frisingensis Chronica sive Historia de duabus civitatibus. Hannover 1912, S. 286 (Monumenta Germaniae Historica, versione digitale Archiviato il 4 marzo 2021 in Internet Archive.).
  2. ^ Vitichindo di Corvey, Res gestae Saxonicae, I, 34 (Rossi, p. 48).

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