Papiro Amherst

Il papiro Amherst è un antico documento egizio ora noto come papiro di Leopoldo II e Amherst, che faceva parte dei registri del tribunale e riguarda i furti avvenuti nelle tombe durante il regno di Ramesse IX. È databile all'anno 16 del suo governo. Contiene la confessione di otto uomini che entrarono nella tomba di Sobekemsaf, ed una descrizione della ricostruzione del crimine. Chiarifica le pratiche seguite negli antichi tribunali egizi: si favorivano le confessioni battendo con una doppia asta su piedi e mani, si ricostruiva il crimine sul luogo del misfatto, e si imprigionavano i sospetti nel corpo di guardia di un tempio.[1] Il documento è fondamentale per la comprensione dell'importanza delle sepolture e della vita ultraterrena nell'antico Egitto, oltre che dei crimini e delle punizioni in voga durante la XX dinastia.[2]

  1. ^ Breasted, op.cit., §§ 540f.
  2. ^ Spencer, p95

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