Paradocrasite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 1.CA.15 |
Formula chimica | Sb2(Sb,As)2[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino[1] |
Parametri di cella | a=7,252, b=4,172, c=4,431, β=123°08.4'[1] |
Gruppo puntuale | 2 |
Gruppo spaziale | C 2[1] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 6,52[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 3[2] |
Sfaldatura | perfetta secondo {010}[1] |
Frattura | fragile[1] |
Colore | bianco argento[1] |
Lucentezza | metallica[1] |
Opacità | opaca[1] |
Striscio | nero[1] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La paradocrasite è un minerale descritto nel 1971 in un campione classificato come dyscrasite proveniente da Broken Hill, Nuovo Galles del Sud, Australia ed approvato dall'IMA. È una lega di antimonio ed arsenico. Il nome deriva dalle parole greche παραδοξσ (contrario alle aspettative) e κρασις (lega) in riferimento all'origine del nome dyscrasite.[1]
La paradocrasite esteriormente si confonde facilmente con l'antimonio nativo, lo stibarsen e la dyscrasite ma si distingue per le caratteristiche cristallografiche.[1]
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