Patafisica

Riproduzione del diploma di Boris Vian membro del Collegio di Patafisica

La patafisica, definita inizialmente come la scienza delle soluzioni immaginarie dal suo creatore, lo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry, nel libro Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico[1][2] e spesso considerata come una logica dell'assurdo, uno schema metafisico eccentrico[3] e una parodia della metafisica, ha successivamente influenzato vari scrittori, pittori, cineasti, critici, matematici[1] e filosofi,[4] fino ad essere considerata una vera e propria corrente artistica.[5]

Nel suo Faustroll, Alfred Jarry espone i principî e i fini della patafisica, definendola come la scienza che si prefigge di studiare il particolare e le eccezioni e spiegare l'universo supplementare al nostro.

Al giorno d'oggi, riaffermando gli assiomi rivelati dal suo inventore, la patafisica continua a soffermarsi, attraverso l'arte e la letteratura, sulle eccezioni che affiancano le teorie e i metodi propri alla scienza, usando espressioni che fondono in un tutt'uno il nonsenso, l'ironia e l'assurdo.

  1. ^ a b Patafisica, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Alfred Jarry, Gestes et opinions du docteur Faustroll pataphysicien: Roman néo-scientifique suivi de Spéculations, Fasquelle, 1911, ma completato da Jarry nel 1898.
  3. ^ Alfred Jarry, su britannica.com. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  4. ^ Douglas Kellner, Jean Baudrillard, su plato.stanford.edu. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  5. ^ Patafisica, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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