Periodo di Uruk

I principali siti archeologici del periodo di Uruk nell'Alta Mesopotamia e nel sud-est dell'Anatolia
Le principali città basso-mesopotamiche del periodo protodinastico (le dimensioni del Golfo Persico sono quelle ipotizzate per il 3000 a.C.)
Periodo di Uruk: bulla con gruppo di gettoni di contabilità (calculi), da Susa. Museo del Louvre.

Il periodo di Uruk (IV millennio a.C.) è una fase culturale del Vicino Oriente antico, che prende il nome dalla città di Uruk. La fase di Uruk è preceduta dal periodo di Ubaid (con cui viene fatto tradizionalmente iniziare il calcolitico relativo all'area mesopotamica[1]) e precede il periodo di Gemdet Nasr.[2]

Il periodo di Uruk è generalmente diviso in due fasi:[3]

  • antico-Uruk (3500-3200 ca.)
  • tardo-Uruk (3200-3000 ca.)

Altri autori ritengono che il periodo di Uruk abbia avuto inizio non intorno al 3500 a.C., ma 500 anni prima o più, avendo dunque avuto una durata più lunga (oltre 1000 anni), e lo dividono in tre fasi. In questa scansione, del primo periodo o "periodo antico" si hanno pochissime notizie, del periodo intermedio si hanno notizie soprattutto da territori posti al di fuori della Bassa Mesopotamia, come Sheikh Hassan sul medio Eufrate, Tell Brak nella Siria orientale o Hacinebi Tepe in Anatolia. Sono nel più tardo periodo Uruk giungono testimonianze dalla Bassa Mesopotamia.[4]

La scansione cronologica di Uruk è individuata in base ai livelli dell'Eanna, il tempio di Uruk che successivamente, in epoca tardo-Uruk, sarà ormai sviluppato in un vasto complesso.[5] Quindi, alla fase Ubaid appartengono i livelli 18-15 di Uruk, mentre quelli dal 14 al 6 appartengono alla fase antico-Uruk[5].

La fase antica di Uruk al nord viene spesso denominata ancora in base alla sequenza di Gawra[5].

Il tardo periodo di Uruk è caratterizzato da una crescita della popolazione e degli insediamenti, e probabilmente da un maggiore stratificarsi della società. È poi in questa fase che, per la prima volta nella storia umana, è possibile constatare l'emergere di eserciti e dell'arte della guerra.[6] La metallurgia è in quel periodo orientata ormai a tutti i metalli, incluse leghe come il bronzo. L'arte ceramica vede l'introduzione del tornio.[7] Sempre nel Tardo-Uruk emerge la scrittura cuneiforme, che traduce in forma scritta la lingua sumerica[8]. La scrittura su tavolette d'argilla è accompagnata dall'introduzione del sigillo cilindrico (in uso fin dalla fase intermedia di Uruk).[7] Uruk 3 corrisponde al periodo di Gemdet Nasr, intorno al 3000 a.C. Complessivamente, queste fasi tardo-Uruk e di Gemdet Nasr vengono dette anche "fase proto-letterata". A quest'ultima, segue poi la cosiddetta "fase protodinastica".[9]

Il periodo di Uruk avrà una enorme influenza sulla storia della Mesopotamia, che verrà avvertita anche al di fuori di quest'area, in Anatolia, nel Mediterraneo, nell'Altopiano iranico e nel Golfo persico.[7]

  1. ^ Liverani 2009, p. 90.
  2. ^ Crawford, p. 18.
  3. ^ Liverani 2009, p. 107.
  4. ^ Crawford, pp. 16 e 23.
  5. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Liv100
  6. ^ Crawford, pp. 16-17.
  7. ^ a b c Crawford, p. 17.
  8. ^ Liverani 2009, p. 133.
  9. ^ Liverani 2009, p. 159.

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