Il picchetto limite di manovra è un segnale sussidiario,[1] posto in opera nelle stazioni ferroviarie italiane poste sull'infrastruttura ferroviaria nazionale e gestite da RFI, che ha lo scopo di indicare il punto limite protetto dai segnali di protezione di ciascuna stazione. Altre ferrovie dispongono di differenti tipi di segnalazione o lo omettono del tutto sulla base dei propri regolamenti di esercizio.
Il segnale venne introdotto nel 1936[2] ed è costituito da un paletto verticale dipinto a strisce orizzontali bianche e nere posto accanto al binario e a 100 m dal segnale di protezione di 1ª categoria (verso l'interno) della stazione. Se il segnale è di 2ª categoria sarà invece disposto a 100 m dal punto di massimo ingombro di un eventuale treno fermo al segnale.[3]
Tale segnale ha lo scopo di indicare il punto massimo raggiungibile in uscita da una colonna di veicoli ferroviari in manovra nella stazione, senza ingombrare la zona d'uscita del segnale.
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