Pietro Vierchowod

Pietro Vierchowod
Vierchowod alla Sampdoria nel 1990
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza179 cm
Peso76 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera2000 - giocatore
Carriera
Giovanili
1969-1973 Oratorio Spirano
1973-1975Romanese
Squadre di club1
1975-1976Romanese3 (0)
1976-1981Como115 (6)
1981-1982Fiorentina32 (2)
1982-1983Roma30 (0)
1983-1995Sampdoria358 (25)[1]
1995-1996Juventus21 (2)
1996Perugia0 (0)
1996-1997Milan16 (1)
1997-2000Piacenza79 (6)
Nazionale
1981-1993Bandiera dell'Italia Italia45 (2)
Carriera da allenatore
2001-2002Catania
2002Florentia Viola
2005Triestina
2014Honvéd
2018Kamza
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroSpagna 1982
BronzoItalia 1990
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pietro Vierchowod (Calcinate, 6 aprile 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, campione del mondo nel 1982 con la nazionale italiana.

Ritenuto uno dei migliori difensori italiani di sempre,[2][3][4] è stato uno dei massimi interpreti del ruolo negli anni 1980 e 1990.[5][6][7] Dopo gli esordi nella Romanese in Serie D, militò per un quinquennio nel Como, con cui vinse un campionato di Serie C1 (1978-1979) e uno di B (1979-1980), debuttando quindi nella massima serie. Acquistato dalla Sampdoria, fu girato in prestito prima alla Fiorentina e poi alla Roma, con cui vinse il suo primo scudetto nella stagione 1982-1983. Rientrato a Genova, divenne una bandiera della Sampdoria, legandovi la maggior parte della propria carriera e conquistando nell'arco di 12 stagioni quattro Coppe Italia (1984-1985, 1987-1988, 1988-1989 e 1993-1994), una Coppa delle Coppe (1989-1990), un altro scudetto (1990-1991) e una Supercoppa italiana (1991). Nel 1995 fu ceduto alla Juventus, dove rimase per una stagione vincendo una seconda Supercoppa italiana (1995) e una Champions League (1995-1996). Svincolatosi dal club torinese, si accasò per un anno al Milan per poi chiudere la carriera con un triennio al Piacenza, ritirandosi nel 2000, a 41 anni, dopo aver totalizzato 562 presenze in Serie A.

Tra il 1981 e il 1993 ha fatto parte della nazionale italiana, con cui ha totalizzato 45 presenze, segnando 2 reti; ha disputato tre edizioni del campionato del mondo, vincendo l'edizione di Spagna 1982, senza scendere in campo a causa di un infortunio, e ottenendo un terzo posto a Italia 1990.

Intrapresa la carriera di allenatore, nella prima metà degli anni 2000 ha guidato il Catania, la Florentia Viola e la Triestina; negli anni 2010 ha maturato due esperienze all'estero, prima all'Honvéd e poi al Kamza.

  1. ^ 359 (25) se si considera lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1987-1988 disputato il 23 maggio 1987 contro il Milan.
  2. ^ Maida, p. 875.
  3. ^ Giuseppe Bagnati, Era ieri, sembra una vita fa. I ricordi di "Zar" Vierchowod, su gazzetta.it, 25 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2008).
  4. ^ Uno zar candidato sindaco: Vierchowod corre per Como [collegamento interrotto], su sport.sky.it, 7 aprile 2011.
  5. ^ Nino Sormani, È il derby dei Paperoni, in Stampa Sera, 17 marzo 1990, p. 19.
  6. ^ Roberto Beccantini, Batistuta, il tuono sul Diavolo, in La Stampa, 16 febbraio 1992, p. 33.
  7. ^ Massimo Razzi, Barca-Samp tra storia e ricordo. La notte di Wembley e un calcio finito, su repubblica.it, 20 agosto 2012.

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