Poetica | |
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Titolo originale | Περὶ ποιητικῆς |
Prima pagina della Poetica nell'edizione di Bekker (1837) | |
Autore | Aristotele |
1ª ed. originale | IV secolo a.C. |
Genere | trattato |
Lingua originale | greco antico |
«Alcune cose che la natura non sa fare l'arte le fa, altre invece le imita»
La Poetica è un trattato di Aristotele, scritto ad uso didattico[senza fonte], probabilmente tra il 334 e il 330 a.C., ed è il primo esempio, nella civiltà occidentale, di un'analisi dell'arte distinta dall'etica e dalla morale[senza fonte].
Nella Poetica, Aristotele esamina la tragedia e l'epica. L'esistenza di un secondo libro trattante la commedia fu speculata dal patriarca nestoriano Timoteo I (? - 823),[1] ma la maggioranza della critica odierna dà parere negativo a questa ipotesi[2].
Aristotele introduce due concetti fondamentali nella comprensione del fatto artistico: la mimesi e la catarsi.
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