Poligrafo (autore)

Un poligrafo (dal greco πολύς= molto e γράφω= scrivo) è un autore versatile, che scrive su diversi e talora disparati argomenti[1]. Il termine viene attribuito a molti letterati fioriti nella prima metà del XVI secolo, subito dopo l'invenzione della stampa, i quali si guadagnavano da vivere presso un editore con lavori propri o curando, traducendo e spesso plagiando i lavori altrui[2].

  1. ^ Riferendosi a Niccolò Tommaseo, Giovanni Papini lo definisce «un poligrafo, cioè uno che scrive intorno a molte materie tra loro diverse ma che di nessuna, o quasi, è veramente padrone»(Giovanni Papini, Scrittori e artisti, Coll. I classici contemporanei italiani. Tutte le opere di Giovanni Papini, Milano: A. Mondadori, 1959, p. 527). Tale definizione è citata anche nel Vocabolario on-line Treccani, voce «Poligrafo»
  2. ^ Peter Burke, Le fortune del cortegiano: Baldassarre Castiglione e i percorsi del Rinascimento europeo; traduzione di Annalisa Merlino, Roma: Donzelli, 1998, ISBN 88-7989-441-2, p. 43 (Google libri)

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