Prima guerra del Nagorno Karabakh

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Prima guerra del Nagorno Karabakh
Da sinistra a destra, dall'alto in basso: 2005 carro armato azero abbandonato; 1993 profughi azeri; 1994 truppe del RNK sulle montagne; 2007 memoriale della guerra
Data20 febbraio 1988 - 16 maggio 1994
LuogoNagorno Karabakh e Azerbaigian
Casus belliDichiarazione d'indipendenza del Nagorno Karabakh
EsitoVittoria delle forze armate del Nagorno Karabakh e dell'Armenia
Modifiche territorialiIl Nagorno Karabakh diventa una repubblica de facto indipendente; l'Azerbaigian perde il controllo di un'ingente porzione del proprio territorio
Schieramenti
Bandiera dell'Armenia Armenia
Bandiera dell'Artsakh Repubblica dell'Artsakh
Bandiera dell'Armenia Volontari armeni della diaspora

Fornitura di armamenti:

Bandiera della Russia Russia[1]
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Mujaheddin afghani
Repubblica cecena di Ichkeria
UNSO
Mercenari della CSI

Fornitura di armamenti:

Bandiera della Russia Russia[2]
Comandanti
Effettivi
20.000
20.000
40.000
circa 3.000
Perdite
Morti 4.592
Dispersi 196
Feriti 25.000
Morti circa 25.000
Dispersi 4.210
Feriti 60.000
Perdite civili:
* 1264 civili armeni uccisi, tra questi anche cittadini della Repubblica armena
* Il numero dei civili azeri morti è sconosciuto in quanto non è mai stato reso ufficiale. Probabilmente è incluso nel numero di morti complessivi e/o in quello dei civili dispersi.
Civili dispersi:
* 400 civili armeni secondo la Karabakh State Commission
* 769 civili azeri secondo la Azerbaijani State Commission
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La prima guerra del Nagorno Karabakh è stato un conflitto armato che si è svolto tra il gennaio 1992 e il maggio 1994, nella piccola enclave del Nagorno Karabakh, nel sud-ovest dell'Azerbaigian, tra la maggioranza etnica armena del Nagorno Karabakh, sostenuta dalla Repubblica Armena, e la Repubblica dell'Azerbaigian.

Preceduto, a partire dal 1988, da atti di violenza e di pulizia etnica compiuti da entrambe le parti, il conflitto scoppiò in seguito al voto del parlamento del Nagorno Karabakh il quale, facendo leva su una legge sovietica allora vigente, dichiarò la nascita della Repubblica del Karabakh Montagnoso (Nagorno Karabakh)-Artsakh.

In base a tale legge del 3 aprile 1990 (Registro del Congresso dei deputati del popolo dell'Urss e Soviet Supremo, n.13 pag 252) se all'interno di una repubblica che decideva il distacco dall'Unione vi era una regione autonoma (oblast'), questa aveva diritto di scegliere attraverso una libera manifestazione di volontà popolare se seguire o meno la repubblica secessionista nel suo distacco dall'Urss. Il 30 agosto 1991, l'Azerbaigian decise di lasciare l'Unione e diede vita alla repubblica di Azerbaigian. Il 2 settembre il soviet del Nagorno Karabakh decise di non seguire l'Azerbaigian e votò per la costituzione di una nuova entità statale autonoma. Il 26 novembre il Consiglio Supremo dell'Azerbaigian riunito in sessione straordinaria approvò una mozione per l'abolizione dello statuto autonomo del Karabakh ma la Corte Costituzionale sovietica due giorni dopo la respinse, in quanto non più materia sulla quale l'Azerbaigian poteva legiferare. Il 10 dicembre 1991 la neonata repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh votò il referendum confermativo al quale fecero seguito le elezioni politiche per il nuovo parlamento.

Il 6 gennaio 1992 venne ufficialmente proclamata la repubblica, il 31 dello stesso mese cominciano i bombardamenti azeri sulla regione. Alla fine della guerra, nel 1994, il Nagorno-Karabakh si consolida come repubblica de facto non ancora riconosciuta peraltro dalla comunità internazionale. L'Azerbaigian lamenta la perdita del suo territorio e rivendica il principio di integrità territoriale, mentre dal canto loro gli armeni rivendicano quello di autodeterminazione dei popoli.

Per gli armeni del Nagorno-Karabakh il territorio ricompreso nei confini dell'oblast' sovietico e dal quale è nata la nuova repubblica non ha mai fatto parte ufficialmente della nuova repubblica dell'Azerbaigian la quale peraltro nel suo Atto Costitutivo del 1991 (art. 2) rigettava l'esperienza sovietica e si richiamava alla prima repubblica armena (1918-20) nella quale il Karabakh non fu mai compreso perché venne assegnato all'Azerbaigian (sovietico) solo nel 1921. Rimangono non eseguite le quattro Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (n. 822, 853, 874 e 884, tutte del 1993 mentre era in corso il conflitto) sul “ritiro delle forze di occupazione dalle aree occupate appartenenti alla Repubblica dell'Azerbaigian”. Dalla fine della guerra, i rapporti tra Armenia e Azerbaigian sono ancora molto tesi. Nel 2008, il presidente azero Ilham Aliyev ha dichiarato che "il Nagorno-Karabakh non sarà mai indipendente, questa posizione è sostenuta dai mediatori internazionali, nonché l'Armenia, deve accettare la realtà".

I due paesi sono ancora tecnicamente in guerra e il governo dell'Azerbaigian minaccia di riconquistare il Nagorno-Karabakh con la forza militare, se la mediazione dell'OSCE, Gruppo di Minsk, non riuscirà nel suo compito[3].

Le zone di confine tra il Nagorno-Karabakh e l'Azerbaigian rimangono militarizzate in un regime di "cessate il fuoco" spesso violato da entrambe le parti[4].

  1. ^ de Waal, Thomas (2003). Black Garden: Armenia and Azerbaijan Through Peace and War. New York: New York University Press. ISBN 9780814719459, p. 215: "Toward the end of 1992, as Russia began supplying the Armenians with arms and fuel..."
  2. ^ de Waal, Thomas (2003). Black Garden: Armenia and Azerbaijan Through Peace and War. New York: New York University Press. ISBN 9780814719459, p. 200: "...the Russians also gave some assistance to Azerbaijan."
  3. ^ Azerbaijan military threat to Armenia - Telegraph
  4. ^ Viaggiare Sicuri - Armenia Archiviato il 31 dicembre 2010 in Internet Archive.

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