Processo a Galileo Galilei

Voce principale: Galileo Galilei.

«[...] questo non è paese da venire a disputare sulla luna né da volere, nel secolo che corre, sostenere né portarci dottrine nuove»

Galileo di fronte al Sant'Uffizio, dipinto di Joseph-Nicolas Robert-Fleury
Il processo a Galileo Galilei da parte dell'Inquisizione nel 1633 (Scuola italiana del XVII secolo).

Il processo a Galileo Galilei, sostenitore della teoria copernicana eliocentrica sul moto dei corpi celesti in opposizione alla teoria geocentrica, sostenuta dalla Chiesa cattolica, iniziò a Roma il 12 aprile 1633 e si concluse il 22 giugno 1633 con la condanna[1] per "veemente sospetto di eresia" e con l'abiura[2] forzata delle sue concezioni astronomiche.

  1. ^ Per il testo della condanna, vedi: Sentenza di condanna di Galileo Galilei (Wikisource), su it.wikisource.org.
  2. ^ Per il testo dell'abiura, vedi: Abiura di Galileo Galilei (Wikisource), su it.wikisource.org.

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