Protovangelo di Giacomo

Protovangelo di Giacomo
Giotto, la Natività di Gesù della Cappella degli Scrovegni. La presenza del bue e dell'asinello è testimoniata dal Protovangelo di Giacomo (18).[1]
Datazione140-170
AttribuzioneGiacomo il Giusto
FontiVangeli di Matteo e Luca, Septuaginta, tradizioni extracanoniche
ManoscrittiPapiro Bodmer V (III secolo)
Temanascita, educazione, verginità di Maria e nascita di Gesù

Il Protovangelo di Giacomo – noto anche come Vangelo dell'Infanzia di Giacomo o come Vangelo di Giacomo – è un protovangelo in lingua greca composto probabilmente verso il 140-170. Riprende i racconti dell'infanzia di Gesù contenuti nel Vangelo secondo Matteo e nel Vangelo secondo Luca, per poi presentare un'esposizione della nascita e dell'educazione di Maria, fino a rielaborare le narrazioni canoniche sulla natività di Gesù. Si tratta del più antico testo cristiano che sostenga la verginità di Maria non solo prima, ma durante e dopo la nascita di Gesù.[2]

È uno dei vangeli apocrifi (non è cioè incluso in alcun canone biblico). Tuttavia la tradizione cristiana ha accolto alcune delle informazioni in esso contenute, in particolare relativamente alla vita di Maria e dei suoi genitori Anna e Gioacchino.

Deve il nome "protovangelo" all'umanista francese Guillaume Postel nel XVI secolo ed è relativo all'antecedenza cronologica degli eventi in esso narrati rispetto al materiale contenuto nei quattro vangeli canonici.[3]

  1. ^ Wilhelm Schneemelcher, Robert McLachlan Wilson, New Testament Apocrypha: Gospels and related writings, Westminster John Knox Press, 2003, ISBN 0-664-22721-X, p. 65.
  2. ^ Luigi Gambero, Mary and the fathers of the church: the Blessed Virgin Mary in patristic thought, Ignatius Press, 1999, pp.35-41
  3. ^ Ron Cameron, ed., The Other Gospels: Non-Canonical Gospel Texts (Philadelphia, PA: The Westminster Press 1982), pp. 107-121; citato in Kirby.

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