Raitri

Reiter - Piotr Michałowski.
Reiter
Arkebusierreiter appiedato

Raitri è l'italianizzazione del vocabolo di lingua tedesca Reiter, genericamente traducibile come "cavaliere" ma indicante, nello specifico, gli Schwarze Reiter (letteralmente, "cavalieri neri" causa il colore della loro corazza pettorale), soldati tedeschi di cavalleria leggera introdotti negli eserciti dell'Europa occidentale del XVI secolo.

Presumibile evoluzione dei carabins spagnoli attivi in Francia ai primordi del Cinquecento, i raitri elevarono le armi da fuoco allo status di armi primarie, da cui il nome proprio di "Pistolieri" in lingua italiana. Montati su piccoli cavalli e solitamente protetti da un'armatura molto più leggera di quella dei corazzieri, i raitri erano armati di schioppetto, petrinale, coppia di pistole a ruota ed una lunga spada, la Reitschwert, sviluppata dalla spada bastarda basso-medievale.

Originari della Sassonia, i raitri, come le antiche compagnia di ventura, prendeva il soldo fuori del loro paese. Militarono infatti in Francia durante le guerre di religione francesi, nelle Fiandre durante la Guerra degli Ottant'Anni ed in molti altri paesi: Polonia, Svezia, ecc. Organizzati in cornette e squadroni, combattevano in corpi di 500-600 uomini al comando di un colonnello.


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