Ratline

Adolf Eichmann fuggito in Argentina
Josef Mengele fuggito in Argentina

La ratline è stato un sistema di vie di fuga con cui, alla fine della seconda guerra mondiale, criminali di guerra nazisti e collaborazionisti fuggirono, in prevalenza verso l'America Latina, per evitare i processi a loro carico in Europa[1].

Queste vie di fuga portavano verso "luoghi sicuri" come il Sudamerica, in particolare l'Argentina, ma anche il Paraguay, il Brasile, l'Uruguay, il Cile e la Bolivia. In altri casi i criminali si diressero verso gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Canada e il Medio Oriente. La prima tappa del viaggio era principalmente la Spagna franchista, da qui ci s'imbarcava per l'Argentina; un'altra via di fuga portava dalla Germania a Roma, quindi a Genova e infine in Sudamerica, per mezzo dell'aiuto anche di alcuni prelati e la presumibile connivenza del Vaticano e assenso degli Stati Uniti.[1] Le due vie furono organizzate "indipendentemente" ma alla fine ci fu un coordinamento[non chiaro].[2]

  1. ^ a b Treccani
  2. ^ Phayer, 2008, p. 173.

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