Referendum in Sardegna del 2012

Referendum consultivo del 2012 in Sardegna
Il Palazzo Regio di Cagliari, sede della provincia di Cagliari
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sardegna Sardegna
Data6 maggio 2012
Tipoconsultivi e abrogativi
Riassetto generale delle province. Abrogazione.
  
96,94%
No
  
3,06%
Quorum raggiunto
Affluenza35,50%
Adempimenti conseguenti alla istituzione di nuove Province e norme sugli amministratori locali. Abrogazione.
  
97,61%
No
  
2,39%
Quorum raggiunto
Previsione delle nuove circoscrizioni provinciali della Sardegna. Abrogazione.
  
97,72%
No
  
2,28%
Quorum raggiunto
Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio. Abrogazione.
  
96,87%
No
  
3,13%
Quorum raggiunto
Abolizione delle quattro province "storiche" della Sardegna, Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Consultazione.
  
65,99%
No
  
34,01%
Quorum raggiunto
Riscrittura dello Statuto della Regione Autonoma della Sardegna da parte di un'Assemblea Costituente. Consultazione.
  
94,42%
No
  
5,58%
Quorum raggiunto
Elezione diretta del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna. Consultazione.
  
96,86%
No
  
3,14%
Quorum raggiunto
Provvedimenti relativi al Consiglio regionale della Sardegna. Abrogazione.
  
97,18%
No
  
2,82%
Quorum raggiunto
Abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli Enti strumentali e Agenzie della Regione Autonoma della Sardegna. Consultazione.
  
97,06%
No
  
2,94%
Quorum raggiunto
Riduzione a cinquanta del numero dei componenti del Consiglio regionale. Consultazione.
  
98,28%
No
  
1,72%
Quorum raggiunto

I referendum in Sardegna del 2012 si sono tenuti il 6 maggio e hanno avuto ad oggetto dieci distinti quesiti: 5 si sono caratterizzati come referendum vincolanti (1, 2, 3, 4, 8), 5 come consultivi (5, 6, 7, 9, 10)[1].

I referendum, chiamati comunemente "anticasta", sono stati proposti dal Movimento Referendario Sardo, con un particolare appoggio da parte dei Riformatori Sardi, per abrogare le quattro nuove province sarde e la legge sui compensi ai consiglieri regionali (cinque quesiti abrogativi), per abolire le quattro storiche province, per la convocazione di un'assemblea costituente che riscriva lo statuto, per l'elezione diretta del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, per l'abolizione dei consigli d'amministrazione degli enti e delle agenzie regionali e per la riduzione del numero dei consiglieri regionali (cinque quesiti consultivi).

Affinché il referendum fosse valido era necessario che fosse raggiunto il quorum del 33,3% degli aventi diritto al voto (un terzo) così come richiesto dalla L.R. n.20 del 1957[1]. Alla chiusura delle urne la percentuale dei votanti è risultata essere 35,50% e dunque il quorum raggiunto[2]. Lo spoglio delle schede ha visto vincere il "sì" in tutti e dieci i quesiti.

  1. ^ a b Referendum: domenica al voto 1.480.366 sardi-Regione Autonoma della Sardegna, su regione.sardegna.it. URL consultato il 15 maggio 2017.
  2. ^ Affluenza definitiva, su regionesardegna.it. URL consultato il 6 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).

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