Regno di Strathclyde

I regni scozzesi e l'Eptarchia anglosassone all'inizio del IX secolo

Strathclyde o Alt Clut (Srath Chluaidh in gaelico e Ystrad Clud in gallese, significa “valle del fiume Clyde”) era uno dei quattro regni dell'antica Scozia, nati dopo il ritiro delle legioni romane dalla Britannia (inizi del V secolo). Questi reami erano: Dalriada, Pittavia (o Pictavia), Gododdin e, appunto, Strathclyde. La sua origine potrebbe essere rintracciata nella tribù dei damnoni menzionati nella Geografia di Tolomeo. Toponimi ed evidenze archeologiche mostrano con chiarezza la presenza di insediamenti vichinghi e vichingo-gaelici, oltre che anglosassoni. Linguisticamente è difficile dire se il goidelico avesse preceduto il gaelico, che fu introdotto nell'Alto Medioevo.

Ben presto i territori meridionali di Gododdin (a partire da Edimburgo) furono progressivamente invasi dal regno di Bernicia, che all'epoca faceva parte della Northumbria ed era popolato dagli angli. Dalriada, invece, era abitata da una popolazione irlandese, che poi si sarebbe definita scozzese e che regnò su tutta la Scozia. Strathclyde, invece, era abitata da nativi britannici. A partire dalla metà dell'VIII secolo, però, Strathclyde fu governata da aristocratici irlandesi ed era divenuto uno Stato cliente dell'Inghilterra. La capitale era Dumbarton Rock (Dun Breatann, che significa la fortezza dei britanni in gaelico scozzese), sul Firth of Clyde, il centro religioso, invece, si trovava a Govan (odierna Glasgow). L'indipendenza di Strathclyde terminò nella prima metà dell'XI secolo, anche se la regione rimase un'area distinta dalla Scozia fino al XII secolo.


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search