Regolamentazione del tasso di rendimento

La regolamentazione del tasso di rendimento è un sistema per la decisione sui prezzi praticati dai monopoli regolati dal governo. La premessa principale è che i monopoli (tipicamente intesi come naturali) devono applicare lo stesso prezzo che idealmente si applicherebbe in un mercato perfettamente competitivo, ovvero pari ai costi di produzione efficienti, più un tasso di rendimento sul capitale determinato dal mercato.

La regolamentazione del tasso di rendimento è stata criticata perché incoraggia l'aumento della valutazione dei costi e perché se il tasso è troppo alto, incoraggia le imprese regolamentate ad adottare rapporti capitale-lavoro troppo bassi. Questa tendenza è nota come effetto Averch-Johnson, chiamata anche semplicemente "doratura". La natura della regolamentazione del tasso di rendimento non prevede inoltre incentivi per i monopoli regolamentati per ridurre al minimo i loro acquisti di capitale, dato che i prezzi sono fissati pari ai loro costi di produzione.

La regolamentazione del tasso di rendimento è stata dominante negli Stati Uniti per diversi anni nella regolamentazione del governo delle società di servizi pubblici e di altri monopoli naturali. Se le imprese non fossero regolamentate, potrebbero facilmente applicare tariffe molto più elevate poiché i consumatori pagherebbero qualsiasi prezzo per beni essenziali come l'elettricità o l'acqua.


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