Repubblica Socialista di Romania

Romania
Romania – Bandiera
Bandiera (1965-1989) (dettagli)
Romania - Stemma
Stemma (1965-1989) (dettagli)
Romania - Localizzazione
Romania - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Popolare Rumena (1947-1965)
Repubblica Socialista di Romania (1965-1989)
Nome ufficiale(RO) Republica Populară Română (1947-1965)
(RO) Republica Socialistă România (1965-1989)
Lingue ufficialiromeno
Lingue parlateromeno, ungherese
InnoZdrobite cătușe (1947-1953)

Te slăvim, Românie! (1953-1968)

Trei culori (1968-1989)
Capitale Bucarest
Politica
Forma di governoRepubblica socialista a partito unico
Presidenti
Primi ministri
Nascita30 dicembre 1947 con Constantin Parhon
CausaColpo di Stato in Romania del 1947
Fine25 dicembre 1989 con Nicolae Ceaușescu
CausaRivoluzione romena del 1989
Territorio e popolazione
Massima estensione237 500 nel 1987
Popolazione24 102 300 nel 1989
Varie
Prefisso tel.+40
Sigla autom.RO
Religione e società
Religione di StatoAteismo
Evoluzione storica
Preceduto daBandiera della Romania Regno di Romania
Succeduto daBandiera della Romania Romania

Repubblica Socialista di Romania (in romeno Republica Socialistă România) è il termine con cui si indica il periodo della storia della Romania durante il quale la nazione venne governata dal Partito Comunista Rumeno, a partire dall'abdicazione forzata del Re Michele I di Romania il 30 dicembre 1947, fino al rovesciamento del regime nel dicembre 1989 con la rivoluzione romena. Fu conosciuta tra il 1947 ed il 1965 come Repubblica Popolare Romena (in romeno Republica Populară Romînă).

Dopo la seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica fece pressioni affinché il Partito Comunista della Romania, che in precedenza era stato illegale, entrasse nel governo, mentre i capi politici non comunisti fossero eliminati dallo scenario politico. Il Re Michele abdicò proprio a causa delle pressioni e si ritirò in esilio il 30 dicembre 1947, quando fu dichiarata la Repubblica Popolare Rumena.

Durante i primi anni, le scarse risorse della Romania dopo la guerra furono tratte dagli accordi "SovRom": numerose imprese sovietico-rumene si installarono in Romania poco dopo la seconda guerra mondiale, per mascherare la presa di possesso della nazione da parte dell'URSS, che si aggiungeva alle pesanti riparazioni di guerra già pagate all'Unione Sovietica. Moltissime persone (le diverse stime variano da 137[1] ad alcune centinaia[2]) furono imprigionate per ragioni politiche o economiche. Ci fu un gran numero di abusi, morti, incidenti e torture verso molte persone, principalmente oppositori politici.[3]

Nei primi anni 1960, il governo comunista della Romania iniziò a dimostrarsi indipendente dall'Unione Sovietica. Nicolae Ceaușescu divenne Capo del Partito Comunista nel 1965 e Capo di Stato nel 1967.

  1. ^ Association for Asia Research- The dynamic of repression:, su asianresearch.org. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
  2. ^ "[1]", nella sola prigione di Aiud vi erano 625 prigionieri politici che furono lasciati morire di fame dal 1945 al 1964
  3. ^ "[2]", testimoni dal 1945 al 1964

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