Repubblica di Ancona

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Repubblica di Ancona
Repubblica di Ancona – Bandiera
Repubblica di Ancona - Stemma
Motto: Ancon Dorica Civitas Fidei
Repubblica di Ancona - Localizzazione
Repubblica di Ancona - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeComunitas Anconae fino al 1443,
poi Respublica anconitana
Lingue ufficialiLatino, italiano
Lingue parlatedialetto anconitano, dialetto piceno
CapitaleAncona
Dipendente da Stato Pontificio
Politica
Forma di governoRepubblica oligarchica, retta da un Consiglio di Anziani
NascitaXI-XIII secolo
Causaspontanea, lenta indipendenza dalla Marca anconitana
Fine1532
CausaOccupazione militare pontificia
Territorio e popolazione
Bacino geograficoMarche centrali, tra il mare e i fiumi Esino, Musone e Aspio
Territorio originale264,88 km²
Massima estensione314,97 km² nel XV secolo[1]
Economia
ValutaAgontano, denaro di Ancona
Commerci conImpero Bizantino, Repubblica di Ragusa, Impero ottomano, Repubblica di Venezia, Repubblica di Firenze
EsportazioniSpezie, legname, stoffe, seta, carta
Importazionivedasi esportazioni
Religione e società
Religioni preminentiCattolicesimo
Religione di StatoCattolicesimo
Religioni minoritarieEbraismo, Chiesa ortodossa, Chiesa armena
Classi socialiNobiltà, mercanti, clero, popolo
Evoluzione storica
Preceduto da Sacro Romano Impero
Succeduto da Stato Pontificio

La repubblica di Ancona fu un libero comune[2] dell'Adriatico, la cui indipendenza de facto durò dall'XI secolo al 1532. Si dedicò specialmente ai traffici marittimi con l'Oriente ed è considerata una delle repubbliche marinare italiane[2]. Alleata per secoli della Repubblica di Ragusa[3] e dell'Impero Bizantino, riuscì a resistere a Venezia, che non gradiva altre città marinare nell'Adriatico e che ripetutamente tentò di danneggiare i suoi traffici marittimi o di sottometterla. La sua estensione fu sempre limitata al territorio compreso tra i fiumi Esino e Musone, dato che i suoi abitanti non erano interessati a guerre per l'ampliamento dello Stato e si dedicavano quasi esclusivamente alla navigazione, alle costruzioni navali ed ai commerci. Una caratteristica della sua storia fu la continua necessità di difendersi, aiutata in ciò dall'alleanza con Costantinopoli e con Ragusa, oltre che dai numerosi castelli che vigilavano i suoi confini.

  1. ^ nel breve periodo in cui Chiaravalle e Castelfidardo erano sotto la sua giurisdizione
  2. ^ a b Fonti non locali
    • Dizionari Zanichelli, capitolo Repubbliche marinare Archiviato il 30 gennaio 2020 in Internet Archive.
    • Armando Lodolini 2 (tutto il volume; il capitolo del libro riguardante Ancona è consultabile alla pagina: [1])
    • Claudia Barsanti, Ancona, in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991. URL consultato il 19 marzo 2023.
    • Letizia Pani Ermini, L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ancona, in Il mondo dell'archeologia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004. URL consultato il 19 marzo 2023.
    • Marche TCI (Google libri, pp. 88 e 104)
    • Horst Dippel, Costituzioni Degli Stati Italiani (volume 10: Documenti costituzionali di Italia e Malta, parte 1: Ancona-Lucca) edizioni Walter de Gruyter (Germania), 2009 (Google Libri, p. 130)
    • Giuseppe Sandro Mela, Islam: nascita, espansione, involuzione, Roma, Armando Editore, 2005. (Google libri, p. 67) ISBN 978-88-8358-686-6
    • Peris Persi, Conoscere l'Italia, volume Marche, Novara, Istituto Geografico De Agostini, p. 74.
    • Valerio Lugani, Meravigliosa Italia, Enciclopedia delle regioni, volume Marche, Milano, Aristea, p. 44.
    • Guido Piovene, Tuttitalia, Firenze, Novara, Casa Editrice Sansoni & Istituto Geografico De Agostini, 1963, p. 31.
    • Pietro Zampetti, Itinerari dell'Espresso, volume Marche, Roma, Editrice L'Espresso, 1980, pp. 33-34-189.
    Fonti locali
    • Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli, Città di Castello, Unione Arti Grafiche, 1960, volume I (pp. 221-558); volume II (pp 1-172).
    • AA. VV., Ancona repubblica marinara, Federico Barbarossa e le Marche, Città di Castello, a cura della Deputazione di storia patria per le Marche, Arti grafiche, 1972
  3. ^ Lodovico Antonio Muratori, Giosuè Carducci, Vittorio Fiorini, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Rerum italicarum scriptores editore S. Lapi, 1942 (Raccolta degli storici italiani dal cinquecento al millecinquecento ordinata da L.A. Muratori).

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