Retcon

La morte di Sherlock Holmes - l'autore Arthur Conan Doyle utilizzò un retcon per spiegare il ritorno di Sherlock Holmes dopo la sua morte in una storia precedente.[1]

La retcon, forma contratta della locuzione inglese retroactive continuity (in italiano continuità retroattiva), è un espediente narrativo utilizzato in ambito televisivo, cinematografico e fumettistico per modificare eventi e situazioni descritte in precedenza e adattarle a nuovi sviluppi della storia o per correggere pre-esistenti violazioni della linea narrativa.[2]

La retcon può essere utilizzata per una molteplice varietà di ragioni: riarrangiare un seguito e ulteriori opere derivanti dalla stessa serie, reintrodurre personaggi popolari, riavviare una vecchia serie in modo più adeguato per un pubblico moderno o semplificare una struttura con una linea narrativa eccessivamente complessa.

La retcon è molto comune nel mondo dei fumetti, specialmente quelli pubblicati da case editrici di vecchia data come Marvel e DC Comics, a causa della lunga storia di molte serie e del numero di autori indipendenti che contribuiscono al loro sviluppo. Spesso ricorre anche nelle serie televisive, negli anime, nei film e nei videogiochi.

  1. ^ (EN) Andrew J. Friedenthal, Retcon Game: Retroactive Continuity and the Hyperlinking of America, University Press of Mississippi, 2017, ISBN 978-1-4968-1132-5.
  2. ^ Sam Leith, Worshipping Doctor Who from behind the sofa, in Daily Telegraph, 4 luglio 2008. URL consultato il 5 luglio 2008.

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